
Salvini rilancia l’asse Lecco-Como-Sondrio: priorità alle infrastrutture
Il ministro annuncia investimenti su strade, ferrovie e digitalizzazione dei comuni. L’obiettivo è valorizzare le specificità locali in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.
Erba
«Lecco, Como e Sondrio insieme sono più “forti”: un’area da 1.100.000 abitanti, la quarta potenza della Lombardia», ha esordito Matteo Salvini lunedì mattina a Lariofiere, commentando lo Studio Strategico Territoriale presentato. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottolineato come la collaborazione tra i territori comasco, lecchese e sondriese possa rafforzare la capacità di progettazione e superare i limiti dei singoli comuni, spesso piccoli e con risorse ridotte.
Salvini ha richiamato subito la realtà locale: dalla frana di domenica sulla SS36, tra Lecco e Abbadia, alla necessità di completare la variante di Tirano entro dicembre 2025 – e non, invece, nel 2027 –, fino alla variante di Vercurago della Lecco-Bergamo, attesa da decenni. «Gli interventi in urgenza non bastano: occorre un piano più ampio di messa in sicurezza delle tratte strategiche in vista delle Olimpiadi invernali, a cui mancano solo 130 giorni. Ho dato mandato ad Anas di provvedere al più presto per la Statale 36», ha spiegato. La rete stradale e ferroviaria, la manutenzione dei boschi, il trasporto pubblico e l’innovazione energetica sono stati indicati come cardini dello sviluppo sostenibile.
Il ministro ha ricordato anche le opere già avviate o programmate: gli interventi sulla linea ferroviaria che passa da Lierna, Mandello e Lecco, e interventi su sottopassi e passaggi a livello per fluidificare il traffico. «Sondrio è il vigneto terrazzato più esteso d’Italia, con 2.500 chilometri di muretti a secco e 850 ettari di vigneti», ha aggiunto, evidenziando l’unicità del patrimonio locale, sottolineando il rischio di dissesti per l’abbandono e l’eccesso di vegetazione. Per Lecco, Salvini ha citato il Quarto Ponte e la Galleria Monte Piazzo, a Colico, strumenti essenziali per connettere il territorio e sostenere il tessuto produttivo. «Se ho un problema sulla Tremezzina, se ho un problema sulla 36, devo poter contare sul trasporto pubblico», ha spiegato Salvini, rimarcando anche la centralità di servizi integrati per pendolari, turisti e lavoratori.
Tra gli obiettivi c’è quello di finalizzare il villaggio olimpico a Milano, destinato a diventare il più grande studentato universitario d’Italia, con 1.700 posti letto a prezzi contenuti.
Il senatore Alessio Butti ha poi richiamato l’attenzione sugli investimenti pubblici e sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie: «Il governo ha messo a disposizione oltre 60 milioni di euro per digitalizzazione dei comuni e della pubblica amministrazione locale. Siamo pronti a ragionare anche su data center, cloud computing e calcolo computazionale, fondamentali per lo sviluppo industriale».
L’incontro ha confermato la centralità di una strategia coordinata per il Lario, la Valtellina e la Valchiavenna, capace di integrare sicurezza, infrastrutture, innovazione tecnologica e sviluppo economico. Dal futuro dei cantieri alla formazione dei giovani, il messaggio di Salvini e Butti è chiaro: il territorio può crescere solo attraverso pianificazione strutturale e valorizzazione delle sue specificità, in vista delle Olimpiadi e delle sfide post-Pnrr.
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