
Cronaca / Circondario
Venerdì 19 Settembre 2025
Calolzio, rissa al semaforo tra due automobilisti: spuntano le spranghe
Un banale litigio per un colpo di clacson degenera in una violenta colluttazione in strada a colpi di spranga. L’assessore Caremi: «preoccupante girare armati in auto»
Calolziocorte
Scene che ricordano il film “Un giorno di ordinaria follia” venerdì poco prima delle 15 al semaforo tra corso Dante e via Vittorio Veneto, lungo la ex 639.
Un sessantenne, diretto verso Lecco, fermo in attesa del verde, è sceso dall’auto in preda alla rabbia brandendo una spranga di ferro, o forse un bastone, dopo che il conducente dell’auto dietro alla sua aveva suonato il clacson per sollecitarlo a ripartire.
Non ha però trovato una persona disposta a subire. Anche l’altro automobilista, più o meno coetaneo, viaggiava armato e ha reagito con decisione, trasformando il diverbio in una colluttazione violenta sotto gli occhi increduli di chi in quel momento si trovava per strada.
Il parapiglia è meno di un minuto, con i due che, tra colpi e spintoni, se le davano di santa ragione. Durante la colluttazione, uno dei due è caduto a terra, perdendo le scarpe. L’altro ha allora cercato di andarsene, ma è stato fermato da un passante, che l’ha bloccato da dietro, levandogli il bastone.
Nel frattempo, nonostante lo stupore iniziale, qualcuno ha avuto il buon senso di chiamare il 112. In pochi minuti sono arrivati i soccorsi e una pattuglia della polizia locale. Al loro arrivo, tuttavia, uno dei due automobilisti era già risalito in macchina ed era riuscito ad allontanarsi, mentre l’altro, rimasto sul posto, nonostante perdesse sangue e fosse dolorante per i colpi subiti, ha rifiutato di sporgere denuncia.
«Quando sono rientrati in ufficio – spiega l’assessore alla sicurezza, Luca Caremi – gli agenti hanno capito il motivo: entrambi se le erano date di santa ragione e quindi nessuno dei due aveva voglia di denunciare l’altro».
«La cosa più preoccupante - aggiunge - non è soltanto l’episodio in sé, che ha stupito tutti, ma il fatto che ci siano persone che viaggiano con un bastone o una spranga nell’abitacolo dell’auto, non nel portabagagli, e che, per un banale diverbio, siano pronte a usarlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA