Cronaca / Circondario
Lunedì 17 Novembre 2025
Calolziocorte, Fondazione Lavello: il sindaco interviene sul buco
Dopo che il presidente Monteleone ha quantificato il disavanzo in 100mila euro, Ghezzi spiega le cause e risponde alle contestazioni delle minoranze consiliari.
Calolziocorte
È stato rimandato di qualche giorno l’incontro tra i soci della Fondazione del Lavello per capire come tamponare il buco da 100 mila euro, causato dal fallimento della Sesana Mario srl, che aveva ottenuto la gestione di bar e hotel della struttura di Calolziocorte.
Nel frattempo, le minoranze consigliari chiedono che il sindaco riferisca in aula sui motivi del disavanzo.
Sonia Mazzoleni, capogruppo di Bene comune, teme che la perdita «sarà coperta utilizzando ancora una volta soldi pubblici, ossia dei cittadini». Per tale motivo, ha avanzato la richiesta di «introdurre nello statuto della Fondazione un consiglio di sorveglianza, ossia un organismo composto da tre soggetti in possesso di particolari qualità morali e professionali» che esprimano «parere obbligatorio in alcune materie, principalmente sui bilanci». Sempre Mazzoleni chiede che «la scelta degli amministratori avvenga per capacità gestionali e organizzative e non per opportunità politica».
Il consiglio di amministrazione è infatti in scadenza. A ottobre, Provincia e Comune hanno raccolto le candidature di chi vorrà succedere a quelli attualmente in carica.
Diego Colosimo, capogruppo di Cambia Calolzio, ha invece ricordato di avere già espresso «forti perplessità sulla gestione del complesso» e si è lamentato per la mancanza di una «strategia innovativa per il suo rilancio». Tra le idee messe sul piatto, quella di utilizzare la struttura, che ospita una decina di camere, come foresteria per il politecnico di Lecco. Da sottolineare come, ad oggi, nonostante le promesse, l’hotel non abbia ancora ripreso a lavorare e sia tuttora chiuso.
Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, interviene nella questione, dopo che, qualche giorno fa, il presidente Roberto Monteleone aveva quantificato il disavanzo.
«A luglio, l’attività della Fondazione era in attivo di quasi duemila euro. Purtroppo, il fallimento del vecchio gestore, che non ha pagato il debito, ha determinato il rosso. A questo punto, tutto passa nelle mani del curatore fallimentare che dovrà rimborsare i debitori, che principalmente siamo proprio noi della Fondazione».
Il sindaco di Calolziocorte fa anche un’altra osservazione. «Il bilancio avrebbe potuto essere in positivo molto di più. In questi anni sono però stati eseguiti numerosi interventi di manutenzione. Sono stati installati gli impianti audiovisivi, abbiamo inserito le telecamere e fatto altri lavori. Si è trattato di investimenti. Molto si è fatto anche sul fronte degli eventi, con mostre, incontri, spettacoli».
Per quello che riguarda le contestazioni, a Mazzoleni Ghezzi risponde che «c’è già un consiglio di amministrazione che ha lavorato bene. Purtroppo, il vecchio gestore, che si era aggiudicato bar e hotel partecipando a una gara, non ha raggiunto i risultati che sperava». Quanto a Colosimo, il primo cittadino ricorda che «le sue sono belle proposte ma utopiche, che possono essere prese in considerazione solo se accompagnate da un piano industriale, con numeri ed equilibri di bilancio. Diversamente, sono soltanto parole al vento».
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