Calolziocorte, stretta sulla sicurezza: esercito in stazione e nuove telecamere

L’amministrazione punta a rafforzare la sicurezza, due le azioni chiave: l’adesione al progetto ministeriale “Strade sicure”, con l’esercito nelle stazioni ferroviarie, e il potenziamento della videosorveglianza lungo la ciclopedonale dell’Adda, zona segnata da episodi di spaccio

Calolziocorte

Esercito in stazione e potenziamento del sistema di videosorveglianza nella zona dello spaccio, lungo la ciclopedonale che corre lungo l’Adda. In questo modo, l’amministrazione comunale del sindaco Marco Ghezzi intende aumentare la sicurezza in città.

Della prima questione si parlerà la prossima settimana. Il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ha infatti convocato per giovedì 26 giugno un incontro per discutere della richiesta di numerose amministrazioni comunali di aderire al progetto ministeriale “Strade sicure” che prevede l’impiego dei soldati dell’esercito nelle stazioni ferroviarie. L’idea era stata lanciata tre mesi fa, a marzo, quando a Calolziocorte era arrivato il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, che aveva partecipato a un incontro con i primi cittadini nel palazzo municipale di via Vittorio Veneto. Successivamente, la proposta, anticipata dai sindaci all’esponente del governo, era stata appoggiata dal consiglio provinciale, che aveva approvato all’unanimità una mozione. A quel punto, completati tutti i passaggi, la richiesta era stata ufficialmente inoltrata al prefetto di Lecco.

L’ultimo decisivo passaggio sarà proprio quello di giovedì prossimo quando, attorno a un tavolo, si riuniranno insieme al prefetto i sindaci dei Comuni coinvolti (Calolziocorte, Olginate, Airuno, Olgiate, Merate, Cernusco, Osnago). Con loro sono stati convocati anche tutti i rappresentanti delle varie forze dell’ordine del territorio. Il parere del comitato per l’ordine e la sicurezza risulta fondamentale per inoltrare la richiesta di adesione al progetto al Ministero dell’Interno. Nel caso in cui il comitato per l’ordine e la sicurezza si esprimesse a favore, la richiesta di inserire anche le stazioni lecchesi nel programma “Strade sicure” dovrà poi essere inviata al ministero, che a quel punto dovrà individuare le forze necessarie.

Nel frattempo, sempre con l’obiettivo di migliorare la sicurezza della città - dove anche l’altro giorno si è svolto un intervento di controlli ad “alto impatto”, programmato mesi fa grazie alla collaborazione tra prefettura, questura e forze dell’ordine - Calolziocorte ha deciso di aderire a un bando ministeriale con lo scopo di potenziare il proprio sistema di videosorveglianza, che attualmente conta già oltre un centinaio di occhi elettronici.

«In giunta - anticipa il sindaco Marco Ghezzi - approveremo un progetto del costo di 149mila euro per l’installazione di una ventina di telecamere lungo la pista ciclopedonale nel tratto che va dalla palestra all’aperto al Lavello. L’obiettivo è rendere più sicura tutta la zona dove esiste un problema di spaccio». Le telecamere saranno posizionate lungo tutto il percorso e terranno sotto controllo anche il nuovo parcheggio del monastero.

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