
Cronaca / Circondario
Mercoledì 21 Maggio 2025
Civate, Isella: «Siamo ostaggio della super»
«Ad ogni starnuto sulla Ss36 abbiamo un problema». Lo dice il sindaco di Civate, Angelo Isella, proponendo due soluzioni: «Bisogna allargare la 36 o decongestionarla in qualche modo, magari con una metropolitana leggera che unisca Milano a Lecco»
Civate
«È evidente che, ad ogni starnuto, sulla Ss36 abbiamo un problema». Lo dice il sindaco di Civate, Angelo Isella dopo che, come innumerevoli altre volte, Civate è stato invaso dalle code anche lo scorso lunedì mattina, in concomitanza con l’incidente stradale avvenuto quasi ad Annone, in cui ha perso la vita il motociclista lecchese 48enne Andrea Marco Castagna.
Per Civate il film è sempre lo stesso, più volte la settimana quando non addirittura più volte al giorno: nubi di smog per chi abita in posizione sopraelevata lungo il tratto della Lecco-Milano, e circolazione difficile, se non paralizzata, fino alle porte del paese. Afferma il sindaco Isella: «Dal mio punto di vista, come ho già suggerito altre volte, bisogna pensare a una metropolitana leggera che unisca Milano a Lecco in modo da togliere un po’ di traffico: soprattutto quello di chi si sposta nei week-end e non vuole fare code, e di chi in settimana fa il pendolare per spostamenti di lavoro».
«Le alternative sono, comunque, solo due: o allargare la 36 o decongestionarla in qualche modo - prosegue Isella -. È chiaro che attualmente, proprio per come questa arteria è fatta ed essendo l’unica via tra Milano e Lecco, e poi verso la Valtellina, qualsiasi problema si verifichi, in un punto qualunque, si rivela fatale con paralisi di lunghi tratti. Attualmente ci sono in ballo già alcuni i lavori, cioè quelli previsti per le Olimpiadi (tra cui anche le opere anti-allagamento, sul nostro tratto di pista ciclabile attorno al lago di Annone) che sono appena iniziati: non sarei in grado però di dire quanto saranno risolutivi, in percentuale. Non penso proprio al 100%; sicuramente daranno una mano, ma è ovvio - sottolinea Isella - che su quella direttrice servono soluzioni vere. È palese che bisognerà trovare un’alternativa con una visione a medio-lungo termine. Per di più il tunnel del Barro è un ulteriore collo di bottiglia, che si aggiunge, e cosi pure l’attraversamento di Lecco. Va altresì detto che, per giunta, noi vediamo soltanto gli aspetti critici di queste nostre zone, al di qua di Lecco, da e per Milano: notoriamente, sull’altro versante del nostro capoluogo i residenti e gli automobilisti hanno ulteriori gravi problemi, anche da quelle parti, di percorrenza e di convivenza con la superstrada».
Gli interventi in corso lungo la 36 a Civate, intanto, risolveranno il problema degli allagamenti al confine con Suello e renderanno pienamente fruibile la ciclopista, innalzandone il livello e rimuovendo i punti sconnessi. Questi interventi consentiranno altresì di eliminare i disagi dovuti alla tracimazione del lago di Annone in caso di pioggia e il conseguente allagamento della ciclopista e della Ss36, motivo di ulteriori, periodici rallentamenti della circolazione.
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