Civate: le Poste chiudono a sorpresa, residenti su tutte le furie

Per i prossimi sei mesi l’ufficio sarà oggetto di lavori di ammodernamento

Civate

Ha suscitato sconcerto e lamentele l’improvvisa chiusura dell’ufficio postale di Civate: dall’altra mattina, gli utenti trovano la saracinesca abbassata e il Postamat spento; una targa - ma ritenuta poco visibile - a lato dell’ingresso informa che, per lavori, la sospensione di tutti i servizi durerà sino a fine anno. Civate rientra infatti nel “Progetto Polis” con cui le Poste puntano alla dotazione di nuove tecnologie e a fornire in futuro servizi relativi a documenti di identità, certificati anagrafici, certificati giudiziari e previdenziali. L’obiettivo è «semplificare, assicurando le medesime opportunità tra grandi e piccoli paesi», ma intanto i civatesi si ritroveranno costretti per sei mesi a prendere la macchina o il pullman per usufruire dei servizi. Il sindaco, Angelo Isella, dice: «Oltre alle predisposizioni per il Progetto Polis, le Poste rifaranno anche il tetto e affronteranno altri interventi strutturali, il rinnovo di tutti gli arredi, la riorganizzazione interna in vista di questi nuovi servizi che renderanno l’ufficio postale un po’ più moderno. Dal mio punto di vista, è positivo questo investimento sull’ufficio postale e il territorio. Dall’altro lato, è chiaro che, per qualche mese, i cittadini avranno il disagio di recarsi agli uffici postali più vicini: chiaramente, penso che quello di Valmadrera sarà quello più gettonato perché è il più vicino. Certamente - conclude il sindaco - avrei preferito che le Poste accompagnassero la loro pur valida iniziativa con una comunicazione migliore». P

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