Civate: tirano melograni sulla facciata della chiesa

Il parroco ha presentato denuncia contro ignoti: «Gesto intollerabile»

CIvate

Stavolta, il parroco don Luca Civardi non lascia correre: accompagnato dal sindaco, Angelo Isella, si è recato prontamente nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro - per ora - ignoti: troppo grave è stato il gesto, oltraggioso oltre che vandalico, compiuto nella notte tra sabato e domenica ai danni della facciata della chiesa. Infatti, da piazza Antichi padri - che pure è pressoché circondata da abitazioni - qualcuno ha intrapreso indisturbato il lancio di frutta contro il muro; in particolare, si è trattato di melograni, rinvenuti poi alla base dell’edificio sacro si cui hanno lasciato ovviamente segni evidenti.

«Non c’è nulla da commentare, le immagini parlano da sé», ha detto don Luca. Il sindaco ha invece aggiunto: «Il mio commento è che ritengo davvero grave l’episodio, anche per il significato del luogo, emblema spirituale. Non accetto che nel nostro paese possano verificarsi questo genere di episodi e, però, dobbiamo anche interrogarci sulla società che abbiamo creato, visto che evidentemente noi adulti abbiamo distrutto tutti i valori tradizionali. Ritengo questa azione frutto di stupidità e maleducazione sulla quale tutti dovremmo riflettere: che società stiamo costruendo? Dov’è il rispetto del decoro, il senso civico? L’educazione da parte delle famiglie, viene impartita ancora?».

Civate è, purtroppo, tutt’altro che nuovo alle cronache. La scorsa estate il parroco aveva imboccato senza esitazione la via del perdono: «nessuna denuncia» dopo l’episodio avvenuto in oratorio dove, alle 5.15, un gruppo di sei ragazzi si era introdotto una mattina fermandosi per circa un’ora sul campo di calcio, senza rispettare i cancelli chiusi e la natura del luogo, lasciando dietro di sé spazzatura e tanta amarezza. Alle 6.30 i ragazzi se ne erano andati. Per il sindaco, era «un episodio analogo a quanto già precedentemente succedeva al centro sportivo comunale, adesso con un po’ meno frequenza: è chiaro che queste situazioni danno fastidio e fanno pensare anche al perché ragazzi così, che sembrano molto giovani, siano a spasso di notte. Direi che, prima di tutto, ci vuole il rispetto per le cose altrui - aggiunge il sindaco - e altrettanto rispetto per la cosa anche pubblica, che è fondamentale, insieme a un po’ di buonsenso ed educazione».

Adesso, col lancio dei melograni contro la facciata della chiesa, si è decisamente passato il segno, con un gesto dissacrante, di spregio per il luogo e anche per lo spreco alimentare, tema di grande attualità e già caro a Papa Francesco. A Civate tuttavia si erano registrate già in passato intemperanze: raid nel centro storico, da parte di ragazzi che di notte colpiscono violentemente le finestre delle abitazioni al piano terra, petardi sparati fuori stagione e, a Capodanno del 2024, numerosi sacchi della pattumiera devastati per spargere il contenuto lungo le vie.

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