Esercito in stazione lungo la tratta Lecco-Milano

Via libera dal Prefetto Sergio Pomponio alle richieste dei sindaci. La problematica della sicurezza era stata sollevata dai primi cittadini a marzo, quando a Calolziocorte avevano incontrato il sottosegretario Nicola Molteni

Lecco

Sì del prefetto all’esercito nelle stazioni ferroviarie lecchesi.

Al termine del tavolo di giovedì mattina a Lecco, il prefetto Sergio Pomponio si è impegnato a mandare avanti la richiesta che gli era stata sollecitata tre mesi fa da numerosi sindaci del territorio oltre che dalla Provincia di Lecco.

Il prefetto ha assicurato che sarà «presa in considerazione l’eventualità che l’attuale dispositivo di prevenzione, specialmente riguardo a talune stazioni ferroviarie, possa essere ulteriormente rafforzato mediante il supporto delle forze armate del contingente “Strade sicure”», pur sottolineando come tale soluzione possa essere attivata «per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo del territorio».

Al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a Lecco, oltre ai sindaci del territorio, hanno partecipato i rappresentanti delle forze di polizia territoriali e il dirigente della Polfer di Milano.

La problematica della sicurezza in stazione era stata sollevata dai sindaci a marzo, quando a Calolziocorte avevano incontrato il sottosegretario Nicola Molteni, a cui avevano proposto l’attivazione del progetto “Strade sicure”.

Per rispondere alle richieste di maggiore sicurezza in stazione, la prefettura aveva messo in campo una risposta attivando le forze di polizia territoriali, « tanto che i responsabili degli episodi criminosi - ha ricordato il prefetto - sono stati tutti rapidamente individuati e assicurati alla giustizia».

In particolare, è stato sottolineato come a Calolziocorte sono stati attivati i servizi ad “alto impatto”.

Vista l’efficacia dei servizi svolti (15 a Lecco e 13 a Calolziocorte), grazie a cui sono stati controllati 4.212 soggetti e 1.156 veicoli, sua eccellenza ha annunciato che saranno estesi anche ai Comuni a più alta vocazione turistica quali Abbadia, Malgrate, Mandelli, Oliveto e Valmadrera.

All’interno di questo quadro, rientra anche l’attivazione del progetto “Strade sicure”.

Ci vorrà tuttavia tempo. Non sono state fornite date, ma è stato spiegato che la procedura richiederà mesi. Nella migliore delle ipotesi gli uomini delle forze armate in stazione arriveranno solo la prossima primavera.

Soddisfatti i politici che maggiormente avevano sollecitato l’adesione al progetto, che da molti anni garantisce la sicurezza di numerose stazioni ferroviarie italiane ricorrendo ai militari.

«Sicuramente - ha osservato il vicesindaco di Olgiate, Matteo Fratangeli - la maggiore presenza di forze dell’ordine in stazione sta dando i suoi frutti e i risultati si vedono. Tuttavia, ho fatto presente che avere uomini in divisa nella zona dei binari rassicurerebbe molto tutti i viaggiatori».

«Riteniamo che la decisione del prefetto sia positiva così come positive ed efficaci sono state le azioni ad “alto impatto” organizzate grazie alle forze dell’ordine che hanno partecipato. Speriamo che l’attivazione del progetto “Strade sicure” anche per noi porti benefici all’intera zona attorno alla stazione ferroviaria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA