
Cronaca / Circondario
Sabato 19 Luglio 2025
Esplosione nell’ex mutua di Calolzio: 22enne ustionata, è in codice rosso
Una giovane è rimasta ferita in modo serio nell’esplosione avvenuta questa sera nell’edificio abbandonato di piazza Fratelli Kennedy. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo stava cucinando quando una bottiglietta di alcol è esplosa, investendo la ragazza. Trasferita in ospedale in codice rosso
Calolziocorte
Una donna di 22 anni è rimasta gravemente ustionata a seguito di un’esplosione avvenuta nell’edificio dell’ex mutua di Calolzio, in piazza Fratelli Kennedy. Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, l’incidente è avvenuto alle 20.40, mentre all’interno dello stabile si trovava un gruppo di stranieri, forse senza fissa dimora.
Il gruppo era intento a cucinare quando una bottiglietta contenente alcol è esplosa.Non è chiaro se la ragazza ustionata avesse in mano la bottiglia o si trovasse semplicemente nelle vicinanze. L’esplosione l’ha investita, causandole ustioni molto gravi.
I soccorsi sono stati chiamati con urgenza. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, insieme a un’automedica e a un’ambulanza della Croce Rossa di Lecco. Presenti anche le forze dell’ordine. La ragazza, dopo essere stata visitata, è stata valutata in condizioni critiche. La centrale di Areu ha quindi disposto il trasferimento in ospedale in codice rosso.
Proprio l’abbandono dell’edificio è da mesi al centro del dibattito. Lo scorso mese di maggio il Comune di Calolziocorte ha infatti pubblicato un avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse per la vendita dello stabile, rivolto a chi intende valorizzare l’immobile comunale, da quindici anni in stato di disuso. L’obiettivo, come più volte precisato dal sindaco Marco Ghezzi, è quello di «potenziare i servizi alla persona in campo medico, finalizzati alla promozione della salute e alla prevenzione». L’amministrazione comunale intende dunque destinare l’edificio – 726 metri quadrati su tre piani – a un nuovo centro sanitario che possa ospitare «studi medici, laboratori di analisi, centro poliambulatoriale privato», così da garantire «la valorizzazione e l’utilizzo ottimale dei beni immobili» della città, «a vantaggio della comunità».
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