
Cronaca / Circondario
Lunedì 04 Agosto 2025
Furti al cimitero di Civate, spariscono fiori e arredi dalle tombe
Il fenomeno si intensifica: ogni settimana vengono segnalate nuove sparizioni. A denunciare la situazione sono i familiari dei defunti, esasperati. Il sindaco Isella: «Serve recuperare un minimo di etica e decenza». Episodi simili anche a Valmadrera e Galbiate
Civate
Continuano i furti nel cimitero di Civate, dove da qualche tempo il fenomeno si è intensificato: i fiori e gli arredi spariscono dalle tombe con grande frequenza, e non passa ormai settimana senza che i familiari di qualche defunto si trovino a vivere la sconcertante esperienza di portare omaggi floreali ai propri cari e doverne constatare la sparizione pochissimo tempo dopo. È successo anche l’altra mattina. Come riferito dall’ultima vittima, andata a trovare la madre al cimitero, «con rammarico abbiamo scoperto che la ciotola dei fiori appena portata era sparita».
La stessa situazione era stata vissuta dalla medesima famiglia qualche anno fa, quando – oltre alla ciotola con i fiori della defunta madre – era stato svuotato il vaso collocato in omaggio alla zia. L’ignobile gesto ripetuto l’altra mattina ha riacceso la polemica anche sui social, a riprova del fatto che il tema è fortemente sentito.
Il sindaco, Angelo Isella, ricorda che «se ne discuteva purtroppo già ai tempi del mio predecessore, il compianto Rino Mauri, col quale si era infatti deciso di procedere con l’installazione delle telecamere. Chiaramente, noi abbiamo attivo l’impianto comunale di videosorveglianza puntato sui cancelli, non sulle varie zone del cimitero, per cui si può identificare solo qualcuno che stia uscendo con la ciotola dei fiori in mano; altrimenti, se i fiori vengono spostati all’interno del cimitero o nascosti, purtroppo i malintenzionati la fanno franca». Persino la nonna e la cugina del sindaco stesso sono state recentemente tra le vittime dei furti. Ribadisce il sindaco: «Il mio appello è che si ritrovi un minimo senso dell’etica e della decenza».
Il fenomeno è purtroppo diffuso anche al di fuori di Civate, con gravi episodi avvenuti a Valmadrera, ai danni – per esempio – della sepoltura della giovane consigliera comunale Pamela Cazzaniga, e a Galbiate, dove uno dei fioristi, con parenti tra i propri clienti, era arrivato tempo fa a decidere di tenere personalmente d’occhio le tombe, passando dal camposanto in vari momenti della giornata.
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