
Cronaca / Circondario
Mercoledì 30 Luglio 2025
«Ho cacciato gli spacciatori a suon di ronde con il mio pitbull»
Il sindaco di Pescate: «Prima infestavano l’alzaia. Ora non si fanno più vedere. Il mio Rox è un esemplare da combattimento: con lui non ho paura»
A Pescate il contrasto allo spaccio di droga non è solo una questione di forze dell’ordine: è diventata una vera missione civica guidata in prima persona dal sindaco Dante De Capitani. Con il suo inseparabile pitbull Rox, il primo cittadino ha intensificato le ronde serali nei luoghi più sensibili del paese, contribuendo – secondo le sue parole – a un netto calo della presenza di spacciatori negli ultimi giorni.
«Sono due giorni che non vediamo più quei soggetti sospetti che facevano avanti e indietro con l’auto, scendevano con pacchettini in mano e si infilavano nei boschi o nei canneti dietro il cimitero e lungo via Alzaia - racconta il sindaco - I cittadini mi ringraziano, ma sono io a ringraziare loro: le segnalazioni che mi inviano vengono girate subito al maresciallo Leonardo Casella della stazione dei carabinieri di Olginate, che agisce sempre in modo rapido ed efficace».
Il sistema di videosorveglianza di Pescate si conferma una risorsa chiave: 80 telecamere attive e altre 34 in arrivo, con un sistema di lettura targhe che monitora ogni transito. “Una delle auto sospette è passata ben 12 volte in un giorno, sempre negli stessi punti. Tutto viene tracciato e controllato”, spiega De Capitani.
Un ruolo centrale lo gioca anche la comandante della Polizia Locale, Chiara Fontana, che analizza i percorsi registrati dalle telecamere per ricostruire con precisione le dinamiche dello spaccio.
Ma la vigilanza non è solo tecnologica: il sindaco, con Rox al guinzaglio, visita personalmente i luoghi segnalati. «Rox è un pitbull ADBA, lo stesso tipo che un tempo veniva usato nei combattimenti. Con lui al fianco mi sento sicuro, è come avere un’arma. Non si lascia avvicinare da nessuno», spiega il sindaco, sottolineando anche un recente incontro notturno con i carabinieri in borghese, guidati dal maresciallo Casella in un’operazione discreta in uno dei parchi già attenzionati.
«Oggi a Pescate probabilmente di spacciatori non ce ne sono più, ma se dovessero tornare sappiano che li aspettiamo: telecamere, sentinelle civiche, Polizia Locale, cittadini, carabinieri e io con Rox. Qui troveranno vita dura. Anzi: durissima», conclude il sindaco.
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