In tanti per l’apertura del bar del Lavello a Calolziocorte

In tanti venerdì sera hanno partecipato all’apertura del bar del Lavello a Calolziocorte. Soddisfatto il gestore Chico Bolis: “Una serata speciale per dare il via ad un nuovo corso”

Calolziocorte

Sole e temperature quasi estive per l’attesissima apertura del bar del Lavello venerdì sera. Tanti i curiosi che hanno atteso con pazienza le 19, quando le porte del locale rinnovato da Chicco Bolis si sono finalmente aperte.

Un’attesa lunghissima, durata quasi un anno. Il bar, così come l’hotel, aveva infatti chiuso i battenti sul finire dello scorso settembre, quando tra il vecchio gestore e la fondazione si era aperto un contenzioso per il mancato pagamento dei canoni di locazione. In tempi record, la Provincia di Lecco aveva quindi organizzato un nuovo bando, con l’assegnazione degli spazi alla Taxi di Chicco Bolis a gennaio. Sono tuttavia serviti ben quattro mesi per allestire il bar e riaprirlo, mentre sono ancora in corso i lavori per la sistemazione delle camere.

Da venerdì, tuttavia, per la struttura è incominciata una nuova vita. Appena le porte del bar si sono aperte, i clienti hanno potuto riprendere finalmente possesso di uno dei luoghi simbolo della città, le cui vicende, negli ultimi anni, sono state piuttosto travagliate.

«Per cominciare - spiega Bolis - abbiamo intenzione di aprire nel fine settimana concentrando l’apertura dal venerdì alla domenica sera. Ovviamente il giorno del mercato, martedì, il servizio bar è garantito». Il locale non sarà solo bar ma anche trattoria contemporanea, dove i sapori della Bergamasca si contamineranno con quelli del lago e con quelli della Valtellina. «La location sarà impostata in questo modo - continua Bolis. - Il fronte lago sarà a disposizione del caffè, dell’aperitivo dei fruitori veloci del servizio bar. All’interno ci sarà invece una zona più protetta dove si potranno consumare le portate della nostra trattoria contemporanea che avrà come focus la territorialità». E a stretto giro dopo il bar arriverà anche l’apertura dell’hotel. «L’hotel - assicura Bolis - aprirà entro la metà del mese, al massimo a fine giugno. E una volta che l’hotel sarà completato ultimato ci sarà la grande inaugurazione di tutta la struttura, contiamo anche di coinvolgere un ospite».

Tira un lungo sospiro di sollievo anche Roberto Monteleone, presidente della fondazione Monastero del Lavello. «Finalmente come fondazione possiamo essere veramente felici di riaprire il bar del Monastero del Lavello. Non possiamo che gioire questo lungo lavoro che è stato intentrappreso da mesi e che ci ha portato a questa prima fase».

Tra gli obiettivi del gestore c’è anche quello di trasformare la struttura in una location per cerimonie, a partire dai matrimoni. A tale scopo, Bolis ha incontrato più volte il parroco che si è dichiarato pronto a collaborare. Infine, gli spazi della fondazione potranno essere sfruttati anche per incontri di vario genere e convegni, che ora potranno contare anche sulla prossimità di un bar e di una trattoria e prestissimo pure di un hotel.

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