
«Lecco-Bergamo, cantiere della vergogna». Presidio del patto per il Nord
Lecco
«Bisogna dare infrastrutture dignitose alla Lombardia». È un’accusa molto chiara quella lanciata dall’associazione Patto per il nord durante il presidio di ieri mattina davanti al cantiere della Lecco – Bergamo nel rione di Chiuso. «In Parlamento – ha spiegato il presidente Paolo Grimoldi – continuiamo a vedere emendamenti per finanziare i 24mila forestali siciliani o il ponte sullo Stretto di Messina. Per quell’opera il governo intende spendere 15 miliardi anche se il tetto di spesa è stato tolto quindi potrebbero essere di più. Quella per noi non è un’opera prioritaria. Forse prima in quelle zone bisognerebbe fare gli acquedotti visto che lì i cittadini sono da mesi senz’acqua. Nessun parlamentare ha presentato un emendamento per finanziare in modo dignitoso la Lecco – Bergamo, un’opera a servizio di territori dinamici e ricchi di aziende come lecchese e bergamasca».
Dopo uno stop di oltre dieci anni, il cantiere per la costruzione della galleria San Girolamo, tra Chiuso e Calolziocorte, è ora nelle mani della società Infrastrutture Milano – Cortina 2026. Secondo l’ultimo progetto preliminare, per costruire un tunnel di circa 2.6 chilometri servirebbero circa 250milioni di euro. Il cronoprogramma pubblicato sul sito di Simico prevede la partenza dei lavori entro marzo 2027 e la fine del cantiere nel luglio 2032. «Il progetto è sbagliato. – prosegue Grimoldi – Nessuno pretende che questa strada arrivi sotterranea fino a Bergamo ma almeno che passi il paese dopo, ovvero Calolziocorte. Un turista che arriva a Orio al Serio e vuole andare in Valtellina oggi come fa?».
L’associazione Patto per il nord è composta per lo più da ex membri o sostenitori della Lega, i quali hanno via via abbandonato il partito in polemica con la svolta “nazionale” impressa dal segretario Matteo Salvini, attuale ministro alle Infrastrutture e ai trasporti. «Non è possibile – conclude Grimoldi - che la politica si interessi solo di alcuni temi per avere visibilità sui giornali. Noi siamo nati per stare sul territorio. Per altro in Lombardia tante opere olimpiche sono bloccate: Tremezzina, val Cava, metropolitana fino a Monza. La pedemontana non si capisce se parte o no”. Giovanni Colombo, referente di Patto per il nord in provincia di Lecco, ha posto l’attenzione sulle condizioni in cui versa il cantiere della Lecco - Bergamo, tra erbacce e rifiuti ormai onnipresenti, e soprattutto sui disagi che devono vivere quotidianamente i residenti del rione di Chiuso, costretti a fare lo slalom tra transenne e recinzioni per muoversi a piedi». «Quest’opera – aggiunge Jonny Crosio, ex senatore valtellinese – interessa molto anche la Valtellina. Oltre ai valtellinesi che scendono per andare a studiare o lavorare, ci sono anche i turisti che devono arrivare in Valtellina. La ferrovia è in stato precario. Anas ha detto che le gallerie sulla ss36 tra quindici anni non saranno più utilizzabili. Oggi il collegamento tra Sondrio, Lecco e Orio al Serio è di fatto impossibile. È ora che opere come la Lecco – Bergamo siano realizzate».
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