Malgrate, ancora disordini: interviene la polizia locale

Un’altra giornata di tensione sul lungolago di Malgrate: una cinquantina di giovani si sono tuffati in massa, ignorando i divieti e le norme di sicurezza. La polizia locale è intervenuta, ma il fenomeno continua a ripetersi

Malgrate

Continua la lotta quotidiana sul lungolago di Malgrate. Oggi pomeriggio la passeggiata è stata nuovamente presa d’assalto da una cinquantina di giovani: è immancabilmente seguito l’intervento della polizia locale agli ordini del comandante Cristian Francese. Quest’ultimo, com’è noto, lo scorso weekend aveva lanciato l’allarme proprio per la portata e la tipologia del fenomeno, che ieri si è infatti puntualmente riproposto: i giovani si sono tuffati a decine dal lungolago, sicuramente in cerca di refrigerio, ma a dispetto della sicurezza (e della balneabilità).

L’assessore comunale Francantonio Corti ha evidenziato: «Le attività di controllo assidue stanno comunque dando il risultato che i turisti non invadono il verde e non stanno trasformando le aiuole in campi da calcio». Resta la difficoltà, per le forze dell’ordine, di fare prevenzione o repressione rispetto ai tuffi e ai bagni comunque non autorizzati e, in determinate circostanze, certamente pericolosi. Dall’inizio dell’estate, già un paio di malori si sono verificati proprio sul lungolago di Malgrate e l’allarme è inoltre alto per la moda di lanciarsi dalla Rocca, praticata da coloro che vengono allontanati da Parè di Valmadrera o, appunto, da Malgrate. Qui l’amministrazione comunale sta sperimentando per la prima volta la soluzione del vigile dedicato, con pattugliamenti a piedi fissi, ogni pomeriggio, tuttavia con risultati limitati dovuti all’estensione della passeggiata e all’elevato numero di giovani che la affollano spostandosi peraltro rapidamente da un punto all’altro

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