Malgrate, la “Città giardino” piace ma non è per tutti

Il nuovo parco conquista i cittadini, ma da via Stabilini l’accesso è impossibile per passeggini e carrozzine

Malgrate

Bello ma, per molti, impossibile: il primo lotto della “Città giardino” piace, però non è accessibile a tutti. Infatti, dal lato di via Stabilini la barriera installata per fermare chi tentasse di accedere in ciclomotore si sta rivelando insormontabile, in realtà, addirittura per i passeggini; peggio ancora, naturalmente, per le sedie a rotelle. Quindi, mentre tra i punti di forza del progetto c’è un collegamento aereo attraverso via Agudio pensato appositamente per consentire il superamento delle barriere architettoniche, lo sbocco verso il lungolago è paradossalmente impossibile proprio per chi è disabile (oltre che per genitori e nonni con bambini piccoli). Nel parco si può entrare dal lato di via San Leonardo, ma da via Stabilini la zona del centro storico è accessibile solo a piedi, non per le carrozzine né altro.

L’amministrazione comunale fa sapere che «verrà fatta una valutazione»; uno degli obiettivi è «preservare i giardinetti, e tutti i frequentatori, dal rischio di imbattersi in ciclomotori e monopattini». Per l’inciviltà di pochi, il pericolo è realistico e rappresentato da chi potrebbe scambiare proprio il ponte per una sorta di pista o una rampa, con tutte le conseguenze in termini di sicurezza (e conservazione della struttura). Evidentemente, però, il rovescio della medaglia sono le limitazioni che gli altri frequentatori stanno sopportando. Per mamme e persone disabili, l’inaccessibilità con carrozzine e passeggini è «inaccettabile».

Non solo: le lamentele cominciano già a provenire anche dai residenti proprio sul versante di via San Leonardo, ma per altri motivi. Qui l’amministrazione comunale ha arricchito il parco pubblico con un’area delimitata, riservata al gioco libero dei cani, però c’è chi inizia a constatare che gli amici a quattro zampe abbaiano a breve distanza dalle finestre (ancora aperte) delle abitazioni. Inoltre, il parco dovrebbe chiudere alle 20, ma non sono mancate già le segnalazioni di persone viste all’interno ben più tardi, nonché di ragazzi impegnati in partite di pallone sul campo da tennis e di cani anche nell’area giochi dei bambini.

Nel settore di via Stabilini è stata rifatta completamente la pavimentazione e l’attrezzatura dei campetti: da tennis e polivalente, volley e basket. Sul lato di via San Leonardo, oltre ai nuovi giochi per bambini, ci sono due tavoli da ping pong, anch’essi a uso libero.

Il progetto di “Città giardino” porta la firma dell’architetto Stefano Santambrogio, al quale già si deve la paternità del lungolago. L’opera è stata divisa in lotti dal Comune. Il progetto, in prospettiva, prevede altresì il collegamento interno tra il settore di via Stabilini e il vasto polmone costituito dal centro sportivo intercomunale “Rio Torto”, che si estende alle sue spalle.

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