Malgrate, tentata truffa all’asilo: sventato piano per dirottare fondi

Un sedicente funzionario del Comune ha contattato la scuola per un conguaglio, ma il presidente ha verificato e scoperto l’inganno.

Malgrate

Un tentativo di truffa ai danni della scuola d’infanzia di Malgrate è stato sventato oggi per un soffio, grazie alla prontezza del presidente, Stefano Spreafico, e alla collaborazione della Federazione scuole materne Fism.

«Il piano - afferma Spreafico - era ingegnoso e attuato in modo impeccabile. Sento quindi il dovere di mettere in allerta le altre strutture del territorio. Nel nostro caso, solo grazie a un’intuizione e alla verifica diretta con Fism e Comune è emerso che si stavano per dirottare fondi scolastici tramite un falso conguaglio».

«Questa mattina - racconta Spreafico - sono stato informato dalla coordinatrice della scuola che un certo dottor Di Battista, del Comune di Malgrate, mi cercava con urgenza. Nel giro di due minuti, infatti, mi suona il telefono e Luca Di Battista si qualifica: “Sono il vice direttore dei servizi di Ragioneria del Comune: mi dispiace, ma c’è stato un problema, adesso le mando una Pec. In sostanza, comunque, per un errore della Ragioneria dello Stato, vi sono stati assegnati più fondi di quelli previsti, per uno scambio di codice meccanografico tra scuole: dunque, sono a comunicarvi che probabilmente entrambi gli istituti (voi e l’altra scuola) vi ritroverete coi fondi bloccati”. Il rischio - sottolinea Spreafico - sarebbe stato di non ricevere circa 22.000 euro; l’ipotesi di percepirli tra otto mesi significava non pagare gli stipendi del personale».

«Proprio su questo fanno leva i malfattori: io stesso infatti ho reagito: “Ci deve essere modo per risolvere la questione”. Risposta del sedicente Di Battista: “Essendo bloccata l’erogazione anche dell’altra scuola, fate un conguaglio tra voi e sistemate le cose”. In pratica, pur di uscirne, noi avremmo bonificato la differenza su un conto che avremmo creduto di un altro asilo, mentre era dei malfattori».

Spreafico però ha la Fism: «Volevo accertare che la procedura fosse corretta. D’acchito, avrei proceduto col bonifico, ma ho preferito fare questo passaggio. Ed ecco la sorpresa: in Fism mi hanno detto che risultavamo la terza scuola dove il tentativo di truffa avveniva. Dal municipio, naturalmente, ho avuto la riprova: “Mai esistito alcun Di Battista”, mi hanno assicurato».

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