
Cronaca / Circondario
Martedì 21 Ottobre 2025
Molteni: «La richiesta per Strade Sicure sarà valutata». Ma è silenzio sui tempi
Il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, a Calolziocorte per un incontro della Lega, ha assicurato che la richiesta dei sindaci di aderire al progetto Strade Sicure sarà valutata. Il Comune di Lecco resta contrario, mentre Calolziocorte e Olgiate Molgora spingono per l’arrivo dei militari
Calolziocorte
La richiesta dei sindaci del territorio di aderire al progetto Strade Sicure sarà esaminata e valutata al più presto. Lo ha assicurato il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, che lunedì sera ha partecipato a un incontro organizzato dalla Lega al monastero del Lavello di Calolziocorte.
Sull’esito e sulla tempistica, tuttavia, non si è espresso.
«Faremo, come avviene ogni anno, una rivisitazione dell’operazione Strade Sicure – ha detto, rispondendo a una sollecitazione di Carlo Piazza, candidato alla poltrona di sindaco di Lecco per il Carroccio. – Credo che quella di questo territorio, come tante altre domande avanzate da diverse prefetture e amministrazioni, possa essere presa in considerazione. Ovviamente – ha aggiunto – serve la disponibilità del Comune capoluogo a utilizzare i militari, anche se poi possono essere impiegati a livello periferico sui vari territori».
L’accenno è alla contrarietà del Comune di Lecco ad appoggiare una richiesta partita da Calolziocorte e sostenuta da Olgiate Molgora, successivamente avallata da un documento approvato dal Consiglio provinciale, poi trasmesso al prefetto di Lecco, che l’ha inoltrato al ministero.
«La valutazione – ha aggiunto Molteni – sarà fatta anche perché credo che i militari possano rappresentare una risposta sul fronte della sicurezza, anche se non l’unica. La Questura, per esempio, ha chiesto un rafforzamento».
Sui tempi, come detto, nessuna indicazione ufficiale, ma sembra che l’aggiornamento dell’operazione sia previsto per la prossima primavera.
Durante l’incontro con i militanti, Molteni ha parlato soprattutto di sicurezza e del decreto sicurezza approvato dal Governo Meloni: «La vivibilità di un Paese passa dalla sicurezza, che è la precondizione dello sviluppo. Un Paese cresce e si sviluppa solo se attrae risorse perché sicuro». E ancora: «La sicurezza non è un costo, ma un investimento, perché da lì passa la vivibilità di un territorio».
Collegato al tema, anche quello dell’immigrazione clandestina. Molteni ha snocciolato alcuni dati, sottolineando che «il 35% dei reati è commesso da stranieri, spesso irregolari».
Tra i problemi principali della provincia, il sottosegretario ha citato lo spaccio nei boschi di Colico e lungo la Statale 36, assicurando che, dopo un confronto con prefetto e questore, «ci sarà un’ulteriore implementazione del controllo del territorio».
Il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi, che lo scorso marzo aveva lanciato la proposta di aderire al progetto nazionale, ha osservato come le azioni finora messe in campo abbiano avuto effetti positivi ma temporanei.
«Gli interventi ad alto impatto hanno avuto un effetto importante dal punto di vista psicologico sulla cittadinanza – ha dichiarato – ma poi tutto è tornato come prima, perché è stato necessario spostare le forze dell’ordine altrove. Così i fenomeni che ci preoccupavano sono tornati. Per questo abbiamo chiesto una soluzione continuativa: la presenza dell’esercito potrebbe essere una scelta».
Infine, un’ulteriore riflessione: «C’è un altro problema – ha concluso Ghezzi –. Un paio d’ore dopo che questi soggetti vengono fermati, ce li ritroviamo sul territorio. Manca il passaggio finale», alludendo alla necessità della certezza della pena.
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