Morte di Ivan Sirtori, tanti i ricordi di chi lo ha conosciuto

In attesa di conoscere la data del funerale del 49enne di Colle Brianza, c’è la volontà di continuare a ricordare il suo amore per la musica, per la semplicità e la natura, organizzando piccoli concerti. Ieri la conferma che i resti umani ritrovati a settembre nei boschi di San Genesio appartengono proprio a lui

Colle Brianza

Messaggi di dolore e di vicinanza alla famiglia. Ricordi commossi di chi lo ha conosciuto e stimato. E in attesa di conoscere la data del funerale, c’è la volontà di continuare a ricordare il suo amore per la musica, per la semplicità e la natura, organizzando piccoli concerti. Come avrebbe apprezzato. Ha sollevato commozione e dolore, la notizia piombata ieri su Colle Brianza e sul circondario, della conferma che i resti umani ritrovati a settembre nei boschi di San Genesio, appartenevano a Ivan Sirtori detto Magoo. L’uomo che era si era allontanato dalla sua abitazione della frazione Cagliano, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 giugno del 2023.

Gli esami effettuati in questi mesi di accertamenti hanno dato alla famiglia l’ufficialità che, purtroppo Sirtori in quei boschi dove si era recato come amava fare con zaino e tenda, ha trovato la morte. Come detto, la segnalazione è giunta alle forze dell’ordine addirittura lo scorso settembre. Qualcuno deve aver notato i resti. Ma per i soccorritori non è stato facile raggiungere la salma che si trovava in una scarpata. È stato necessario calarsi con le imbragature. Ivan Sirtori era in un posto difficile da raggiungere, ma era poco lontano dal monastero di San Genesio e non lontano da dove “Magoo” viveva.

Le ricerche in quei giorni di quasi due anni fa erano partite proprio dai boschi di San Genesio e il campo base delle ricerche coordinate dalla Prefettura di Lecco, era stato allestito fuori dall’abitazione di famiglia, a Cagliano. Oltre 50 gli operatori coinvolti: vigili del fuoco, volontari di Protezione civile e Soccorso Alpino, a cui si sono aggiunti i volontari del paese. Era stato richiesto anche l’ausilio dell’elicottero dei Vigili del fuoco e di unità cinofile. Lo avevano cercato fino anche Olginate e Valgreghentino, nel parco del Curone e poi, in seguito a segnalazioni, anche a Somasca di Vercurago.

In questi mesi, sono stati disposti esami sui resti e in questi giorni aveva iniziato a diffondersi in paese la notizia del ritrovamento. Ieri si è diffusa la triste conferma. Come detto, in attesa di conoscere la data del funerale, in tanti si stringono intorno al dolore della famiglia. Tra questi c’è Efrem Brambilla, sindaco di Santa Maria Hoè che conosceva molto bene Ivan Sirtori, artista e cantautore: «Stiamo vivendo giorni di lutto, nessuno di noi avrebbe pensato che questa storia sarebbe finita così. Continuavamo a sperare il meglio. Ivan era una bella persona, anzi un’anima bella come già qualcuno lo ha definito. Ed è vero. Sapeva guardare le cose da un punto diverso da quello di tutti, un punto di vista unico e originale. Era la sua filosofia». E aggiunge: «Vorremmo ricordarlo come avrebbe amato lui, con piccoli semplici concerti, cose quasi spontanee».

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