Parè, quattro bagnanti salvati dalla Guardia costiera: tra loro bimba di 4 anni

Provvidenziale intervento oggi a Parè, dove una donna e tre minori, tutti di origine straniera, sono stati tratti in salvo dopo aver rischiato di annegare

Valmadrera

È stata sfiorata davvero la tragedia oggi a Parè, dove per quattro bagnanti, tra cui una bambina, è stato provvidenziale l’intervento della Guardia costiera ausiliaria Lario di Lecco, in servizio nell’ambito della campagna «Lario Sicuro». Come riferito dal coordinatore per la Protezione civile della Guardia costiera stessa, Corrado Villa: «Alle 13.30 circa è scattato l’allarme. Dalle prime informazioni, pare che i bagnanti si fossero addentrati in acqua dalla parte scogliosa dell’imbarcadero di Parè; incuranti sia del cartello di pericolo e di divieto di balneazione, sia degli avvertimenti da parte di altri turisti, hanno proseguito con il bagno. Appena oltre la costa, hanno iniziato ad annaspare drammaticamente».

Le persone tratte in salvo sono risultate tutte di origine straniera: una donna di 58 anni, entrata in acqua con i vestiti tradizionali, accompagnata da nipoti di 14 anni (un maschio) e di 16 e 4 anni (due femmine, a loro volta vestite e velate). Riprende Villa: «Essendo di pattuglia, è stata attivata tempestivamente l’Unità di recupero soccorso: il nostro specialista, Carlo Maroni, si è tuffato per soccorrere immediatamente la minore di 4 anni e la sedicenne che tentava di sorreggerla a fatica. Nessuno sapeva nuotare e i vestiti indossati da tre delle persone rendevano ulteriormente difficile stare a galla. Nelle fasi concitate del soccorso, anche la persona adulta ha tentato di raggiungere i minori, trovandosi quasi subito in serie difficoltà. Sono state soccorse pertanto tutte e quattro le persone, con intervento inoltre, a riva, di Croce Rossa Lecco, Areu con l’unità medica, il medico a bordo e il rianimatore, e la Polizia locale di Valmadrera».

Fortunatamente, a parte l’enorme spavento, le condizioni dei quattro bagnanti sono risultate non gravi. Osserva Villa: «La Guardia costiera ausiliaria è sempre presente sul Lario, in ottemperanza al protocollo d’intesa con l’Autorità di bacino, quindi non è stato per caso che l’Unità operativa fosse sul posto, ma certamente il lago è grande e occorre lanciare un nuovo appello alla prudenza. Da parte nostra, l’attenzione è massima: questi orari, ormai, sono attenzionati al massimo; l’utenza tende a fare nelle ore più calde il bagno, in barba alle regole basilari di sicurezza, sfidando il lago e la congestione».

A bordo della motovedetta, oltre al tecnico brevettato Maroni e a Villa, c’era il comandante Luigi Alfano. I quattro bagnanti soccorsi sono risultati provenire da Besana, in provincia di Monza e Brianza, in cerca di frescura sul Lario, del tutto ignari delle insidiose caratteristiche che rendono il lago assolutamente inadatto per chi non sa nuotare, oltre che non balneabile e non praticabile a Parè, dove si sono avventurati.

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