Cronaca / Circondario
Martedì 25 Novembre 2025
Pizzaiolo in fin di vita, l’ipotesi del malore
È ancora in condizioni disperate Marco Motta trovato privo di sensi a fianco del fratello Gianluca. Inizialmente si era pensato a una lite tra i due, in realtà potrebbe essere caduto a seguito di un problema di salute
Valgreghentino
Trauma cranico dovuto a una caduta, malore o pestaggio? Mentre continuano a ritmo serrato le indagini, si spera che possa avvenire un miracolo. Che Marco Motta, 39 anni , pizzaiolo di Caprino Bergamasco, originario di Valgreghentino, possa risvegliarsi nel letto dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è ricoverato in condizioni gravissime, fin dalla notte tra sabato e domenica, quando è stato ritrovato a terra privo di sensi, in un parcheggio lungo la Briantea a Pontida. Accanto a lui a terra, svenuto, c’era suo fratello Gianluca Motta 30 anni.
Le condizioni del maggiore dei due fratelli sono state dichiarate disperate, dai medici del nosocomio orobico, che lo hanno preso in cura. Come detto, è stato rinvenuto incosciente e non si è più svegliato. Le indagini in mano ai Carabinieri della stazione di Cisano Bergamasco e della compagnia di Zogno stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Fin dalle prime ore di domenica, era presa a circolare la voce insistente, secondo cui tra i due fratelli fosse nata una violenta lite. Iniziata prima in un bar e proseguita poi nel parcheggio esterno. Ma le conferme ufficiali riguarderebbero pare solo la lite, ma non il violento pestaggio tra i due. Occorre accertare se siano state coinvolte altre persone, o se Marco Motta sia caduto a terra inseguito a un malore. Forse un aneurisma. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Letizia Aloisio, proseguono per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Sui profili social del pizzaiolo, sono comparsi messaggi di amici che inviano la propria solidarietà e frasi di incoraggiamento, sperando che Motta possa risvegliarsi. Ben consapevoli, purtroppo della gravità della situazione clinica. Chi lo conosce, lo ricorda come un ragazzo solare, pieno di amici e diviso tra la passione per il lavoro, trasmessagli dal padre e la passione per il calcio.
Marco Motta, detto Pizza, è cresciuto nei locali di famiglia. Il padre Giorgio e la madre Cristina Casisi avevano aperto diversi anni fa, la pizzeria “Il Melograno” di via Kennedy, che poi ha cambiato più volte gestione. Il locale era stato trasferito poi a Calolzio, in via Mazzini, vicino alla caserma dei Carabinieri. Infine il padre ha aperto un nuovo locale, la pizzeria “Il sorriso” a Cisano Bergamasco. A Valgreghentino risiede parte della famiglia, tra cui la sorella dei due fratelli Motta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA