«State chiudendo servizi essenziali». Parte da Galbiate la sfida alle Poste

Il vicesindaco Gasperini: «I Comuni costretti a subire, ma non ci arrendiamo. E ricorriamo al Tar ». La soppressione degli uffici, fissata per il 7 settembre

Galbiate

È scontro al Tar con le Poste: la giunta comunale ha deliberato il ricorso al tribunale amministrativo per «difendere fino all’ultimo – informa il vicesindaco, Daniele Gasperini - l’ufficio di Sala a Barro», prossimo alla chiusura. Galbiate fa da apripista, insieme al piccolo Comune di Ello che, a propria volta, ha deciso di intraprendere la medesima battaglia legale «dopo numerose altre iniziative tra cui – ricorda la sindaco, Elena Zambetti – una raccolta di 500 firme, cioè oltre il 60% dei residenti maggiorenni con diritto al voto».

E se per Comuni come Ello la decisione di Poste Italiane è di fornire il servizio, dal prossimo 7 settembre, a giorni alterni, su Sala al Barro calerà la mannaia: lo sportello chiuderà e la popolosa frazione rimarrà completamente priva della Posta, a distanza di qualche chilometro dal capoluogo e dagli altri uffici della zona, situati a Civate o Oggiono.

Da qui il tentativo estremo dopo che ogni forma di dialogo è risultata vana.

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