
Cronaca / Circondario
Giovedì 11 Settembre 2025
Sversamento di carburante a Parè: riaperta parzialmente la baia
Dopo l’affondamento di un’imbarcazione e lo sversamento di carburante, riaperta parzialmente la baia. Bloccata una famiglia di cigni.
Valmadrera
È stata riaperta parzialmente nel pomeriggio la baia di Parè dopo l’affondamento di un’imbarcazione - con sversamento di carburante - avvenuto nella serata di mercoledì. Fino alla mattina l’intero porticciolo è stato precluso, con disagi e lamentele da parte dei proprietari delle altre barche. Inoltre, nella baia è rimasta bloccata una famiglia di cigni: la madre, avendo due piccoli, non si è evidentemente azzardata a spiccare il volo per raggiungere il compagno, rimasto al di là delle barriere; quindi i suoi richiami e l’inquieto vagare dei tre eleganti animali hanno commosso i frequentatori del pratone, numerosi dato il meteo favorevole. Il maltempo della giornata precedente sarebbe invece la causa dell’affondamento, avendo riversato pioggia che il piccolo natante in questione (di proprietà di un’associazione di sommozzatori di Como) ha imbarcato sino a finire sommerso. Il carburante si è riversato nella baia.
Conferma il sindaco Cesare Colombo: «Subito sono intervenuti gli agenti della polizia locale, agli ordini del comandante Cristian Francese: hanno verificato che c’era effettivamente in atto uno sversamento di gasolio e quindi abbiamo chiamato l’Autorità di Bacino e la Provincia per intervenire; in collaborazione con i Vigili del fuoco, sono stati messi in acqua gli appositi dispositivi di contenimento, in modo da provvedere immediatamente all’assorbimento del carburante». Questa mattina l’odore era ancora persistente. Le autorità hanno continuato ad affluire sul posto, attuando molteplici interventi e valutazioni sulla necessità di continuare a interdire l’accesso al porto.
All’atto dell’affondamento, è stata invece la Guardia Costiera ausiliaria a dare l’allarme per prima. Confermano il presidente Mauro Pasqua e il coordinatore della Protezione Civile della Guardia Costiera stessa, Corrado Villa: «Un nostro volontario è stato allertato; con un sopralluogo, ha riscontrato la fuoriuscita di gasolio. Siamo quindi intervenuti con la nostra pilotina, abbiamo comunicato al sindaco Colombo il problema, dopodiché è sopraggiunta una società specializzata e sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza del porto. A seguito dell’affondamento, lo sversamento ha riguardato sia idrocarburi, sia oli. I volontari del distaccamento di Valmadrera dei Vigili del fuoco sono riusciti a chiudere i rubinetti e le valvole del motore dell’imbarcazione».
La Guardia Costiera ausiliaria, col proprio personale, ha collaborato anche al posizionamento dei dispositivi di assorbimento e di contenimento e si è attivata altresì per il controllo della fauna di superficie, le anatre e i cigni esposti al rischio di contaminazione. Ieri il monitoraggio è continuato: «Gli esemplari appaiono in buone condizioni - ha osservato Villa - ma siamo sempre pronti a far intervenire il veterinario di Ats se dovesse esserci qualche problema, segnalato magari anche dagli utenti del pratone».
© RIPRODUZIONE RISERVATA