
Cronaca / Circondario
Sabato 16 Agosto 2025
Tuffi vietati, la nuova moda è il pontile di Malgrate
Dopo lo stop a Parè di Valmadrera, gli adolescenti si sono spostati sfidando i divieti. Guardia Costiera in azione per il Ferragosto
Malgrate
Poiché il prato a lago prospiciente Parè di Valmadrera è presidiato, gli appassionati dei tuffi proibiti vanno altrove in cerca di adrenalina: Malgrate è diventata la nuova meta, oltre che - per quelli ancora più arditi - il Moregallo, al di là delle gallerie, in territorio di Mandello. Mentre qui, però, la località è isolata sulla strada per Bellagio, a Malgrate i tuffi avvengono nel pieno centro storico, principalmente dal pontile di attracco delle imbarcazioni davanti alla pergola di piazza Garibaldi. La struttura, posta proprio nel mezzo del lungolago - e nei giorni scorsi scenario della presentazione delle iniziative di promozione del turismo da parte del Comune - è diventata col suo pontile galleggiante la piattaforma di lancio per folti gruppi di adolescenti: con l’impennata delle temperature e non potendo lanciarsi da Parè, trovano un’alternativa a Malgrate, dove il pontile è poco visibile dalla strada e, quindi, meno facilmente controllabile dalle pattuglie della polizia locale.
Più sfidante è tuffarsi dalla colonna dell’antica darsena: alta sul lago, la struttura offre uno stretto passaggio e una ridotta, scivolosa superficie in pietra a chi tenta l’impresa, per giunta qui con pochi minuti a disposizione prima di essere visto.
«L’allarme - conferma il comandante della polizia intercomunale Cristian Francese - viene lanciato dai passanti o dai consiglieri comunali di Malgrate presenti o, ovviamente, dal nostro agente dedicato alla vigilanza sul lungolago; ma naturalmente, nel tempo che ci è necessario ad arrivare in forze, qualcuno può riuscire a lanciarsi comunque, e soprattutto in quel punto la pericolosità è molto elevata. Lo è pur sempre anche dal pontile galleggiante - aggiunge la polizia locale - e, in ogni caso, è vietato: è chiaramente scritto e, per di più, la zona non è balneabile». Mentre la moda dei tuffi non conosce sosta e tutti i giorni sono buoni per una scarica di adrenalina, il weekend di Ferragosto è quello più gettonato dalle famiglie in cerca di refrigerio vicino a casa, con un’elevata presenza quindi proprio a Parè di Valmadrera sul pratone, affollato di adulti e bambini poi immancabilmente sorpresi a fare il bagno in barba ai divieti, accedendo al lago dal punto di immissione di imbarcazioni e surf. Il sindaco Cesare Colombo, proprio il giorno di Ferragosto, si è recato con la Guardia costiera ausiliaria a visionare il luogo, in seguito anche all’episodio dei giorni scorsi in cui hanno rischiato la vita tre bambini tra i 4 e i 16 anni e la nonna, di 58, tratti in salvo proprio dalla Guardia costiera impegnata nell’“Operazione Lago Sicuro” su tutta il basso ramo di Lecco e di Garlate.
Sottolinea il sindaco di Valmadrera: «Il punto in cui è avvenuto il salvataggio della famiglia, sebbene sembri vicino alla costa, ha una profondità di 4 metri. Da qui l’invito a fare attenzione, innanzitutto al fatto che questa non è una zona balneabile perché è di alaggio delle imbarcazioni e poi è oggettivamente pericolosa. Quindi, soprattutto le persone inesperte non devono assolutamente nuotare qui, ma in generale tutti». P. Zuc.
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