
Cronaca / Circondario
Lunedì 15 Settembre 2025
Vercurago, frana a Somasca: sopralluogo per valutare i danni
Smottamento sopra via Beseno. Il sindaco Maggi rassicura, ma si procede con cautela per accertamenti e per escludere pericoli
Vercurago
Saranno necessari alcuni giorni per valutare l’entità dello smottamento avvenuto nel primo pomeriggio di sabato sopra via Beseno, nei boschi di Somasca, sotto la cima che arriva alla zona di Saina, nel territorio di Erve.
Entro questa settimana, gli uomini del gruppo Protezione civile di Vercurago raggiungeranno la zona per valutare l’ampiezza e l’estensione del fronte. In base ai dati dei vigili del fuoco, dovrebbe trattarsi di un’area di circa 100 metri quadrati.
Solo successivamente, e solo se la situazione dovesse destare preoccupazione, si procederà con il coinvolgimento di un geologo in grado di analizzare meglio la situazione e, soprattutto, stabilire se c’è il pericolo che peggiori.
Il professionista, sulla base di rilievi e misurazioni, dovrà quindi compilare una relazione che sarà il punto di partenza su cui il responsabile dell’ufficio tecnico compilerà la richiesta di fondi a Regione Lombardia, attraverso la scheda Rasda.
«In base alle informazioni in nostro possesso - rassicura il sindaco Roberto Maggi, che sabato è rimasto per ore con i vigili del fuoco per capire cosa fosse accaduto - non sembra che la frana possa destare preoccupazioni. La zona in cui si è verificata è soggetta a questo tipo di eventi. Infatti, non è la prima volta che accade. Comunque non dovrebbero esserci pericoli per gli abitanti: l’area è molto distante dalle abitazioni sottostanti, da cui è separata da una fittissima boscaglia».
Per sgomberare il campo da ogni dubbio, a Vercurago preferiscono tuttavia agire con cautela. Proprio per questo si procederà con il sopralluogo, che fornirà elementi certi su cui impostare eventuali azioni future.
Maggi ritiene che l’allarme lanciato sabato sia stato grande soprattutto «perché c’era una persona dispersa e gli abitanti della zona lo hanno segnalato». Se non ci fosse stata quella circostanza, molto probabilmente, la frana sarebbe stata archiviata come molte altre che l’hanno preceduta.
«Dal punto di vista geologico - rassicura il primo cittadino - conosciamo la zona e sappiamo quanto sia friabile. Proprio per questo motivo, a Somasca, negli anni passati, sono state installate molte reti di protezione».
Le verifiche che avverranno a breve diranno se alle tante reti già presenti, anche nella zona del santuario, sarà necessario aggiungerne altre.
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