Abbadia, giovane straniero di 24 anni
annega nel lago davanti al campeggio

Stando alla ricostruzione dei fatti, mancavano una decina di minuti alle 19 quando il giovane è entrato in acqua, pare addirittura vestito, per raggiungere un gruppo di amici. In pochi istanti ha perso l’equilibrio a causa del dislivello del fondale ed è finito sott’acqua. A causa anche della corrente non è più riuscito ad emergere

Abbadia Lariana

Non ce l’ha fatta il giovane di 24 anni, di origine indiana, che nel tardo pomeriggio di oggi è annegato nello specchio d’acqua davanti al campeggio, in direzione della foce del torrente Valle Zerbo, in una zona dove il fondale presenta dei dislivelli improvvisi. Stando alla ricostruzione dei fatti, mancavano una decina di minuti alle 19 quando il giovane è entrato in acqua, pare addirittura vestito, per raggiungere un gruppo di amici. Pare, ma è tutto da accertare che il ragazzo non sapesse nuotare, o perlomeno che non fosse esperto di nuoto nel lago, molto diverso dal mare. In pochi istanti ha perso l’equilibrio a causa del dislivello del fondale ed è finito sott’acqua. A causa anche della corrente non è più riuscito ad emergere,

Immediatamente gli amici hanno cercato di riuscire ad individuarlo, hanno chiamato aiuto ed è partita la chiamata ai soccorsi. Sul posto i carabinieri del comando di Lecco, i vigili del fuoco di Lecco, la guardia costiera, l’auto medica, l’ambulanza del soccorso degli alpini di Mandello e l’idroambulanza del Soccorso Bellanese.

I Vigili del fuoco intervenuti immediatamente da terra con il loro mezzo, e in contemporanea è partita la squadra nautica con mezzo di soccorso, e l’elicottero Drago che è atterrato sulla spiaggia. I sommozzatori si sono immersi e dopo unta trentina di minuti hanno individuato il corpo del ragazzo ormai senza vita. La salma è stata poi portata all’ospedale Manzoni di Lecco.

Disperati gli amici che erano con lui per trascorrere una giornata al lago, e che avevano deciso di intrattenersi fino a sera. Nell’agosto del 2020 poco distante dalla zona dove oggi ha perso la vita il 24enne era annegata una bambina, il cui corpo era stato recuperato solo nei giorni successivi.

Sono parecchie le zone critiche lungo la costiera, già teatro di annegamenti. Nonostante gli inviti a fare attenzione, a tuffarsi solo se si è capaci di nuotare e solo se si conosce il lago decisamente diverso dal mare, con il suo fondale dagli improvvisi dislivelli e con forti correnti, l’elenco delle vittime è lungo. Tra i casi quello del 12 agosto di due anni fa a Onno di Oliveto quando era annegato un uomo di 32 anni di nazionalità peruviana, residente a Carugo nel comasco, mentre stava facendo il bagno su un materassino. Di lì a poco, nel pomeriggio di ferragosto un’altra grande tragedia quando una bambina di 11 anni, senegalese residente a Bulciago, era annegata mentre sera in acqua con le sorelle e la cugina a Mandello, alla foce del torrente Meria. Lo scorso anno un uomo era annegato tra Onno di Oliveto e Valbrona.

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