
Falsi carabinieri chiamano gli anziani: allarme truffe a Dervio e Mandello
Falsi carabinieri contattano telefonicamente i residenti, soprattutto anziani, con varie scuse per derubarli. L’invito è a non fornire informazioni e segnalare.
Attenzione alle truffe telefoniche: allerta a Dervio e Mandello, dove sui telefoni fissi, a cui rispondono solitamente gli anziani, stanno arrivando chiamate da parte di falsi carabinieri.
«Ignoti si sono spacciati per carabinieri - dice Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio - invito a non dare informazioni al telefono e a non fissare appuntamenti a casa propria con sedicenti carabinieri. In caso di dubbio chiamate sempre il 112 e segnalate la situazione».
Finti carabinieri che contattano le persone invitandole ad andare in caserma, così da lasciare libera l’abitazione e permettere ai complici di entrare e rubare, ma anche finti agenti delle forze dell’ordine che cercano di entrare nelle case con la scusa di un documento da consegnare e, mentre uno tiene occupati gli interessati con storie di multe o accertamenti, l’altro svuota cassetti e armadi, portando via soldi e preziosi.
La refurtiva più ambita restano infatti contanti e oggetti d’oro facili da smerciare, oppure telefonini, ma solo se moderni, così da piazzarli velocemente sul mercato.
Segnalati casi simili anche a Mandello, mentre ad Abbadia sono arrivate telefonate per il cambio di gestore dell’energia elettrica, ormai un classico sulla spinta delle notizie dei rincari e di improbabili bonus per abbattere le spese.
Telefonate dove si chiede di firmare subito un nuovo contratto per l’energia elettrica, il gas o la telefonia, in quanto quello in uso è stato annullato, oppure dicono che c’è stato un problema nella pratica per il cambio fornitura. Senza tralasciare quelle dove vengono chiesti soldi per aiutare un parente, figlio o nipote, coinvolto in un grave incidente.
Il mese scorso a Dorio, Bellano e Colico, erano state segnalate alcune truffe, di cui una è riuscita con ben 25mila euro finiti nelle tasche dei soliti ignoti, mentre un raggiro simile a Bellano non sarebbe andato a buon fine e a Colico avrebbe invece fruttato 2.500 euro.
Nel mirino sarebbero finiti clienti dello stesso istituto di credito. Tutto comincia con una telefonata che sembrerebbe arrivare dalla sede centrale della banca, dove un addetto, che si presenta con nome e cognome e con modi garbati, chiede all’intestatario del conto se ha fatto nelle ultime ore un bonifico da 15mila euro e, alla risposta negativa, parla subito di una truffa che va bloccata, spostando i soldi su un altro conto. Per dimostrare che la telefonata arriva direttamente dalla banca, il sedicente funzionario legge gli ultimi movimenti del conto.
Ma non solo, per assicurare la legalità dell’operazione informa che di lì a poco sarebbe arrivata la telefonata dalla Questura di Lecco. E così, neppure il tempo di chiudere la conversazione con il funzionario della banca, ecco che arriva quella di un commissario che invita ad andare subito in banca a fare il versamento sul nuovo conto senza però dire nulla agli addetti, per non compromettere l’operazione.
Truffe ben ordite, sempre più sofisticate, dove è facile cascare. Ora attenzione alla chiamata di falsi carabinieri: il consiglio è quello di fare immediatamente un controllo contattando il 112.
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