
Frana sulla SS36, previste mini chiusure per i disgaggi
I rocciatori sono al lavoro sul San Martino. La ferrovia resta ferma almeno fino a giovedì
Abbadia Lariana
Dopo la rimozione del masso avvenuta già da domenica sera, ieri mattina sono iniziati gli interventi dei rocciatori sulle pendici del San Martino lungo la Ss 36 al punto chilometrico 55,650 ad Abbadia Lariana. Permane la chiusura, a scopo precauzionale, della corsia in direzione Sondrio, predisposta domenica da Anas.
I tecnici di Anas e il geologo incaricato stanno effettuando la perlustrazione della pendice dopo aver individuato, nella giornata di ieri, la zona di distacco della frana. Sono in corso anche le attività di pulizia del versante dalle masse rocciose ancora instabili. Pertanto, la chiusura della corsia di marcia rimarrà in vigore, in via precauzionale, fino al completamento degli interventi per garantire la sicurezza degli automobilisti e consentire ai rocciatori l’esecuzione delle necessarie operazioni di ripristino del versante roccioso con l’installazione della rete paramassi. Le pendici del San Martino, infatti, sono interessate dall’esecuzione di opere di protezione inserite all’interno del programma legato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Ma quando finiranno? A sentire gli addetti ai lavori, non prima di mercoledì o giovedì. Nella giornata di ieri il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha comunicato: «Domani verranno eseguiti dei lavori di disgaggio di altri massi pericolanti presenti sul versante. Questo richiederà la chiusura totale al traffico della statale 36 per 15 minuti in orari ancora non definiti ma al di fuori delle fasce protette, ovvero 7 - 9, 13 - 14 e 17 - 19. Non si ha ancora contezza di quando riaprirà la ferrovia. Per il momento rimane l’ipotesi iniziale di giovedì ma tutto dipenderà dall’avanzamento dei lavori di domani. Ringrazio ancora tutti i volontari e tutti coloro che si sono attivati nella giornata di ieri per prestare supporto. Per quanto riguarda i pendolari e i lavoratori che devono prendere il treno, in massima parte direzione Sondrio-Milano, ovvero Sud, attualmente non sembrano esserci orari, ma solo emergenze. I bus sostitutivi da Lierna a Lecco (e viceversa) che bypassano il tratto di ferrovia oramai chiuso a tempo indeterminato (nel senso che non c’è una data precisa di riapertura della linea), non si sa quando partono e quando arrivano. Impossibile dare cadenze orarie a un servizio sostitutivo.
Fino a ieri mattina alle 13 bisognava andare in treno a Lierna e salire sul primo bus disponibile. Dalle 13 di ieri, con la “riaccensione” (le era stata tolta corrente per permettere i lavori sulla linea) della stazione di Mandello, i treni provenienti da Nord si fermano a Mandello. Da lì si prende il bus e si viene a Lecco per proseguire il viaggio. Infatti, ieri un carro soccorso ha trainato via la locomotiva che era parzialmente uscita dai binari (con il solo primo carrello della motrice), mentre in coda l’altra motrice (era un treno doppio) è tornata a Lecco.
Ora i tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana) stanno svolgendo tutti gli interventi per il ripristino della linea ferroviaria sia a terra (i binari) che aerea (i cavi della corrente), mentre Anas, come detto, sta provvedendo alle verifiche sul versante. E solo Anas e Rfi potranno dare il via libera a Trenord per poter riprendere la circolazione. Chi (gli addetti ai lavori) ha potuto vedere dall’alto il percorso del masso lungo i boschi è rimasto impressionato: il masso di diverse tonnellate di peso ha fatto dei salti di parecchi metri schiacciando e abbattendo gli alberi al contatto con il terreno come una palla da bowling lanciata a folle velocità. Ecco perché si deve a tutti i costi evitare che un qualcosa del genere possa capitare nuovamente.
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