Lierna: i camion s’incastrano ancora, si riapre il caso del tombotto

Prima della riqualificazione riuscivano a passare anche mezzi oltre i 4 metri: le griglie della pavimentazione cedendo si erano abbassate rispetto al livello stradale

Lierna

Camion che si incastrano e non riescono più a muoversi. L’ultimo pochi giorni fa. Il tombotto di via Leopardi a è di nuovo al centro delle polemiche. Il cartello con indicato altezza massima di 4 metri per i camion è ben evidente, e la questione è stata già affrontata anche a livello regionale. Sistemato a fine 2022 con un finanziamento di regione Lombardia attorno ai 130mila euro, ad inizio di quest’anno il sottopasso era tornato alla ribalta, dopo che alcuni imprenditori locali avevano segnalato le difficoltà di transito per i mezzi di grandi dimensioni. In passato prima della riqualificazione riuscivano a passare anche mezzi oltre i 4 metri semplicemente perché le griglie della pavimentazione cedendo si erano abbassate rispetto al livello stradale dando così una maggiore altezza. «La sostanza di quanto accade nel sottopasso è che le imprese, situate a nord del tombotto, continuano a essere ostaggio della burocrazia e di interventi, finanziati da Regione Lombardia, che hanno ridotto l’altezza del sottopasso ferroviario», dice il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli - Le imprese di Lierna non meritano di rimanere inascoltate per mesi e senza nessuna prospettiva di una soluzione. Qualcuno da Palazzo Lombardia deve intervenire per trovare una soluzione una volta per tutte». L’altezza del tombotto è però stata più volte misurata e rientra nei 4 metri: in poche parole il sottopasso di via Leopardi è regolare. «La gestione e la regolamentazione di questo tipo di intervento viabilistico rientrano, infatti, nelle responsabilità del Comune proprietario e gestore della strada. L’intervento, in particolare, ha avuto come obiettivo il ripristino delle condizioni normative per la circolazione, superando una situazione di anomalia preesistente, dove veicoli superiori ai 4 metri di altezza transitavano in un’area dove tale passaggio non era autorizzato», spiegava nei mesi scorsi il consigliere regionale Mauro Piazza.

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