Mandello del Lario, 14enne salvato dall’annegamento nel lago

Il giovane è stato soccorso da un bagnante e poi trasportato in ospedale in codice giallo. Zona critica: già diversi annegamenti in passato

Mandello del Lario

Si tuffa nel lago e rischia di annegare: tragedia sfiorata domenica pomeriggio a Mandello del Lario. Un ragazzo di 14 anni di origine peruviana stava trascorrendo una giornata di divertimento con familiari e amici quando è entrato nelle acque nella zona vicino al torrente Meria e non è più riuscito ad uscire. Con molta probabilità le correnti dell’acqua e il dislivello del fondale lo hanno messo in difficoltà. Il ragazzo ha chiesto aiuto e un bagnante è riuscito ad aiutarlo a tornare a riva.

Sul posto l’ambulanza del Soccorso bellanese, partita da Perledo, dove è posizionata per tutta l’estate così da presidiare durante i weekend e il giorno di Ferragosto, la zona di Perledo, Varenna e del centro lago. Ambulanza su cui era presente anche un operatore della squadra di Salvamento del Soccorso Bellanese, che ha collaborato con un vigile del fuoco arrivato con un unità nautica via lago: insieme hanno messo in sicurezza il ragazzo che è stato poi portato all’ospedale Manzoni di Lecco in codice giallo, mediamente grave.

Nel pomeriggio di Ferragosto di due anni fa una bambina di 11 anni, senegalese residente a Bulciago, era annegata proprio nella zona della foce del Meria, mentre era in acqua con le sorelle e la cugina a Mandello, alla foce del torrente Meria.

A luglio un giovane di 24 anni, di origine pakistana, ha perso invece la vita nello specchio d’acqua davanti al campeggio, in direzione della foce del torrente Valle Zerbo, in una zona dove il fondale presenta dei dislivelli improvvisi.

Nell’agosto del 2020 poco distante era annegata una bambina, il cui corpo era stato recuperato solo nei giorni successivi. Sono parecchie le zone critiche lungo la costiera, già teatro di annegamenti. Nonostante gli inviti a fare attenzione, a tuffarsi solo se si è capaci di nuotare e solo se si conosce il lago decisamente diverso dal mare, con il suo fondale dagli improvvisi dislivelli e con forti correnti, l’elenco delle vittime è lungo. Tra i casi quello del 12 agosto di due anni fa a Onno di Oliveto quando era annegato un uomo di 32 anni di nazionalità peruviana, residente a Carugo nel comasco, mentre stava facendo il bagno su un materassino. Lo scorso anno un uomo era annegato tra Onno di Oliveto e Valbrona.

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