Mandello, la signora delle truffe torna a colpire: 350 denunce
La donna, già nota per numerosi colpi, ha soggiornato in un b&b e cenato in un ristorante senza pagare, creando panico tra i commercianti locali
Mandello del Lario
Soggiorna in hotel, bed and breakfast, ama pranzare e cenare al ristorante, e non disdegna aperitivi e serate nei locali; pare le piacciano parecchio gli Spritz, ma ha un brutto vizio: quello di non pagare.
La chiamano la signora delle truffe e quando deve sborsare il dovuto va in escandescenza, insulta e tratta male chi le presenta il conto.
Dopo una serie di episodi nel comasco e in buona parte del nord Italia, nei giorni scorsi la donna, che ha superato i cinquant’anni e si chiamerebbe Anna, ha colpito in paese.
La storia è balzata sotto i riflettori de «La vita in diretta» su Rai 1, con alcune delle «vittime» della truffatrice seriale.
Stando ai racconti, si è fatta prenotare dalla figlia una camera in un b&b vista panoramica, disfatti i bagagli ha lautamente mangiato, poi il giorno successivo ha iniziato a girare nei vari locali come una turista, attratta dal lago, ma con la sua consueta abitudine di non saldare il conto.
E così, dopo l’aperitivo in un bar, chiaramente non pagato, ha deciso di concedersi la cena in un ristorante in zona centro, arricchita da tre amari, e avrebbe pure sottratto una bottiglia di vino, che però alla fine ha dovuto rendere. La situazione è velocemente scappata di mano, tanto che la donna ha trattato male alcune ragazze che stavano cenando per i fatti loro, e non contenta ha inscenato uno stratagemma chiedendo un telefono perché doveva chiamare i gestori del b&b dove soggiornava, per farsi venire a prendere. Alla fine è andata in escandescenza con male parole al personale del locale.
Sul posto pure le forze dell’ordine. Immediato il tamtam tra ristoratori e baristi visto che la truffatrice ha lasciato il conto da pagare nei locali che ha visitato, e avrebbe lasciato pure il paese. A suo carico ci sarebbero oltre 350 denunce, a cui aggiungere quelle mandellesi. Un lungo elenco che pare però inarrestabile.
«Grazie alle chat e alla rete tra i vari locali mandellesi si è riusciti a limitare il danno, nonostante alcune attività siano state toccate dalla truffa, speriamo che questa nostra esperienza serva anche ai paesi vicini e che facciano attenzione», dice l’assessore al Commercio e turismo Silvia Nessi.
Individuata ma non fermata, potrebbe colpire in qualche altro luogo, e non ci sarebbe da stupirsi.
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