
Mandello: «Lago più sicuro con boe e cartelli in lingua»
La proposta del consigliere regionale Zamperini
Mandello
Delimitare le aree balneabili, con boe posizionate a 30 metri dalla riva e installare cartelli informativi multilingue nei principali punti di accesso al lago. Questa la proposta del consigliere regionale Giacomo Zamperini, per rendere il Lario più sicuro. L’estate in corso passerà alle cronache locali per il gran caldo, con temperature attorno ai 36 gradi nel mese di giugno, e per il boom di presenze con la costiera presa d’assalto già nelle prime ore del mattino, oltre che per la linea ferroviaria chiusa da Lecco a Tirano e l’introduzione dei bus sostitutivi: altro tallone d’Achille che ha scatenato atti vandalici fa parte di gruppi di ragazzi contro i mezzi in transito che viaggiano in ritardo e al gran pienone. Sono parecchie le zone critiche lungo la costiera, già teatro di annegamenti. Nonostante gli inviti a fare attenzione, a tuffarsi solo se si è capaci di nuotare e solo se si conosce il lago decisamente diverso dal mare, con il suo fondale dagli improvvisi dislivelli e con forti correnti, l’elenco delle vittime è lungo. Tra i casi quello del 12 agosto di due anni fa a Onno di Oliveto quando era annegato un uomo di 32 anni di nazionalità peruviana, residente a Carugo nel comasco, mentre stava facendo il bagno su un materassino. Di lì a poco, nel pomeriggio di ferragosto un’altra grande tragedia quando una bambina di 11 anni, senegalese residente a Bulciago, era annegata mentre sera in acqua con le sorelle e la cugina a Mandello, alla foce del torrente Meria. La ragazzina inghiottita dalle acque era stata ritrovata solo il giorno successivo. Zamperini suggerisce anche di avviare «in collaborazione con le scuole, momenti formativi rivolti agli studenti, sul modello delle attività già realizzate dal Soccorso Alpino per la montagna, per sensibilizzare i più giovani sui pericoli della balneazione in acque lacustri. Altro punto fondamentale è il potenziamento dei controlli sulle imbarcazioni da diporto, soprattutto nei confronti di natanti condotti senza patente o in stato di ebbrezza. Attenzione anche per chi pratica gli sport acquatici sulle rive del Lario», sottolinea il consigliere regionale. Purtroppo c’è «ancora troppa poca consapevolezza dei rischi, specialmente tra i turisti ed alcuni giovanissimi irresponsabili ed irrispettosi, spesso di origine straniera – prosegue Zamperini –. È necessario rafforzare la presenza e il preziosissimo lavoro delle diverse forze in campo per la sorveglianza ed i controlli, coordinate egregiamente dalla Guardia costiera. Un ringraziamento anche ai volontari, come quelli della Guardia costiera volontaria, che svolgono un lavoro fondamentale di presidio e prevenzione lungo le coste del nostro lago. Si verificano numerosi comportamenti pericolosi da parte dei bagnanti, spesso privi di giubbotto salvagente e spinti al largo senza alcuna consapevolezza delle profondità e delle correnti del lago. L’azione preventiva degli operatori è costante, ma è chiaro che serve dare loro maggiore autorità e strumenti operativi» In conclusione, il consigliere Zamperini, aggiunge: «Sia chiaro a tutti: contro chi non rispetta le regole sarà usata tolleranza zero, perché dobbiamo ridurre l’incidentalità lacuale legata a comportamenti scellerati, garantendo a tutti di poter fruire in sicurezza e serenità delle nostre coste e spiagge».
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