Omicidio Lorea, si indaga sul movente

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecco approfondiscono le indagini sull’omicidio di Ioan Lorea, il 38enne trovato morto in un magazzino a Colico. Al vaglio il movente, i conti e la rete commerciale della vittima

Colico

Si scava, da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Lecco, nel possibile movente che ha portato l’assassino a uccidere Ioan Lorea, 38 anni, originario di un villaggio della Romania, da molti anni emigrato in Lombardia e ufficialmente residente da poco meno di dodici mesi a Delebio.

La vittima viveva e lavorava in un’ex falegnameria al confine con la Valtellina, presa in affitto da una pensionata del posto: la sua residenza ufficiale in un condominio sembrerebbe dunque solo formale.

Il delitto è avvenuto nel pomeriggio di una settimana fa, all’interno del magazzino di Colico. I militari della caserma di Colico, dopo l’allerta lanciata dai fratelli della vittima — che da ore non riuscivano a contattarlo, nonostante il cellulare squillasse a vuoto —, lo avevano trovato privo di vita, disteso sul letto di uno dei locali adibiti a piccolo alloggio all’interno del capannone.

La pattuglia si rese ben presto conto che una finestra del bagno era stata forzata: è probabile che l’assassino sia entrato da lì per sorprendere e uccidere Lorea con un colpo di pistola di piccolo calibro, probabilmente una .22. Si tratta di un’arma in genere in possesso di chi ha il porto d’armi per difesa personale, non di un killer professionista.

Nell’immediatezza della scoperta del corpo, i militari non sono stati in grado di stabilire se dal luogo del delitto fosse stata sottratta della merce. Ma nei giorni successivi, attraverso ulteriori sopralluoghi, è stato avviato un inventario.

Si cerca di capire se, oltre al materiale elettrico acquistato in prevalenza tramite aste fallimentari e poi rivenduto online, fossero presenti altri beni — scatole di cellulari, computer, o altro — e, in caso affermativo, verificarne la provenienza e l’eventuale documentazione fiscale.

Per questo, non è escluso che a breve possa essere richiesto l’intervento della Guardia di Finanza, anche per analizzare i conti correnti bancari e la contabilità della ditta. L’obiettivo è comprendere se l’attività della vittima si limitasse al commercio di materiale per elettricisti o imprese artigiane, oppure se si estendesse anche ad altri settori, come la compravendita di partite di rame o materiali trasportati dai grandi Tir lungo le autostrade lombarde.

Gli investigatori vogliono ricostruire con precisione il raggio d’azione dell’attività commerciale del romeno, al fine di escludere piste alternative e possibili interessi economici in aree sensibili.

Per queste ragioni si stanno ascoltando in caserma tutte le persone che possano fornire informazioni utili per tracciare un identikit preciso della sua rete professionale. Di lui, tra Alto Lario e Bassa Valtellina, parlano in molti come di una persona riservata, tranquilla e corretta.

Un’impressione confermata anche dal gestore del “The Bar” di Dubino, di cui Lorea era cliente abituale: «Un uomo gentile e mai fuori dalle righe».

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