
Cronaca / Lecco città
Martedì 29 Aprile 2025
Ferma condanna dell’Anpi: «I violenti come coloro che commemorano i fascisti»
I manifestanti violenti che hanno assaltato il Comune sono sullo stesso piano di chi commemora i repubblichini. L’associazione nazionale partigiani di Lecco ha espresso la propria gratitudine verso cittadine, cittadini, organizzazioni sindacali, forze politiche e associazioni che hanno risposto all’appello per condannare la manifestazione indetta presso lo stadio cittadino. L’iniziativa, mascherata da commemorazione, è stata fortemente criticata dall’ANPI per aver evocato scenari e simboli del ventennio fascista, risultando non solo una minaccia per l’ordine pubblico ma anche un grave oltraggio alla sensibilità democratica di una città insignita della medaglia d’argento al valore militare per la sua partecipazione alla Resistenza.
Nel comunicato, il presidente provinciale Enrico Avagnina ribadisce con fermezza l’impegno dell’associazione a mantenersi nel solco della tradizione antifascista e democratica sancita dalla Costituzione italiana. L’ANPI prende le distanze da qualsiasi forma di protesta che non rispetti questi principi, sottolineando come sia inaccettabile considerare il Comune di Lecco come avversario, soprattutto alla luce della presenza del Sindaco e degli Assessori al presidio antifascista.
Non meno grave, secondo l’associazione, è la partecipazione di rappresentanti istituzionali a una commemorazione che tenta di equiparare chi ha combattuto per la libertà d’Italia con chi si è schierato al fianco degli oppressori nazifascisti.
In un contesto segnato da un calo di partecipazione democratica, l’Anpi riafferma il proprio impegno nelle scuole e sul territorio, promuovendo iniziative capaci di coinvolgere la cittadinanza e rafforzare l’unità antifascista.
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