Atletica Lecco: interventi insufficienti al centro sportivo Bione

La società sportiva sottolinea come i recenti ripristini siano solo un palliativo. Urge una pianificazione seria per la struttura, anche in vista delle omologazioni Fidal.

Lecco

Per l’Atletica Lecco, gli interventi di ripristino mirati effettuati a inizio mese sulla pista di atletica del centro sportivo Bione «rappresentano un buon inizio per migliorare le condizioni dell’impianto». «Si tratta – precisa Alberto Piazza, dirigente della società - di interventi temporanei e non risolutivi rispetto ai vizi rilevati nei mesi scorsi. La pista, infatti, mostra segni di usura significativi, tali da far pensare a una durata limitata se non verranno programmati lavori strutturali. Guardando al futuro, riteniamo fondamentale avviare quanto prima una pianificazione seria di interventi più profondi, in vista anche delle scadenze di omologazione Fidal e, soprattutto, dei grandi appuntamenti internazionali che interesseranno il nostro territorio, come i World Master Games del 2027. Un impianto in condizioni ottimali è una risorsa non solo per i nostri atleti, ma per tutta la comunità sportiva e per la città di Lecco».

Era stata proprio l’Atletica, lo scorso giugno, a denunciare la presenza di alcuni ammaloramenti sulla pista, completamente riqualificata solo cinque anni fa. Nel dettaglio, lo strappo di un tratto di manto aveva portato alla luce uno spessore della gomma ben inferiore ai minimi richiesti dal progetto esecutivo e dai regolamenti Fidal. A seguito di un sopralluogo congiunto con l’amministrazione comunale, Tipiesse, ovvero l’impresa che aveva effettuato i lavori nel 2020, si era resa disponibile per interventi di ripristino mirati realizzati poi a fine agosto. Nel dettaglio, sono stati riparati gli ammaloramenti presenti sul tratto finale della pista del lancio del giavellotto, sulla partenza dei 100 metri del rettilineo di corsa lato lago e su tre fasce lungo il rettilineo di corsa sempre sul lato lago. Atletica Lecco aveva sottolineato fin da subito che questi ripristini non avrebbero del tutto risolto il problema e aveva invitato l’amministrazione a considerare l’ipotesi di realizzare un intervento più approfondito.

«Ho più volte insistito con l’assessore Sacchi – aggiunge Lorella Cesana, consigliere comunale per Lecco Ideale - affinché l’attenzione alla pista di atletica fosse lungimirante anche in vista dei Master Games. L’intervento effettuato è invece solo parziale e molto lontano dalle reali esigenze di un impianto che rappresenta la casa dello sport lecchese. Mi auguro, oltretutto, che quanto sin qui fatto non abbia compromesso la possibilità di ottenere le garanzie di eliminazione delle criticità e difetti riscontrati da parte delle imprese appaltatrici».

Anche intorno al nuovo rettilineo indoor, costato circa 600mila euro e finanziato con un contributo regionale, lo scorso inverno si era sviluppata una forte polemica. Secondo quanto denunciato sempre dall’Atletica, l’assenza di un impianto di riscaldamento determina la formazione di condensa nella struttura, con tanto di acqua che piove sulla pista, rendendola di fatto inutilizzabile. Solo con il progressivo allentarsi del freddo l’utilizzo della struttura da parte della società era aumentato fino a raggiungere le 100 ore circa all’inizio dell’estate.

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