
Cronaca / Lecco città
Giovedì 17 Luglio 2025
Bonaiti torna a casa: il lecchese veste di nuovo bluceleste
Stefano Bonaiti è tornato a vestire la maglia della sua città. L’intervista
Lecco
Stefano Bonaiti non è preoccupato. Però sa di essere molto più che un “nuovo acquisto” proveniente dall’Alcione. La testa dell’Aquila tatuata sulla spalla destra è un “marchio” di fabbrica. Lui è un “made in Lecco”. E come tale si sente addosso la responsabilità di far vedere come giocano, e lottano, i lecchesi. Nel calcio come nella vita. È un simbolo, inutile girarci attorno. Ma lui, ragazzo serio, umile, posato, non gli gira intorno, né tenta di arruffianarsi i tifosi: «Sicuramente penso che giocare per la squadra della propria città sia un valore aggiunto. Mi auguro di poterlo trasmettere ai compagni. Non che ce ne sia bisogno perché sono tutti ragazzi che sono legati alla squadra. Anzi, ci tengo anche a ringraziarli per come mi hanno accolto: in questi primi tre giorni mi sono sentito veramente già parte di loro e non è scontato. Spero di poter portare un po’ di lecchesità con i fatti perché alla fine penso che nella vita contino i fatti non le parole, i discorsi. Lo dirà il tempo, dunque, ma mi auguro sia così, che io possa davvero dare un grande apporto alla mia città, calcisticamente parlando».
I tifosi faranno da corollario. Anzi saranno protagonisti. Questo, almeno, è quello che Bonaiti si augura: «Il pubblico fa sempre piacere quando ci è vicino – spiega il centrocampista bluceleste - Speriamo che durante l’anno non manchi il sostegno, ma sono pienamente certo che non avverrà. Per quanto riguarda il mister è uno stimolo in più lavorare con qualcuno che arriva da una cultura, da una filosofia differente da quella italiana. Per me è uno step di crescita importante e mi auguro di riuscire a migliorare tanto sotto molti punti di vista».
Bonaiti è un mediano, uno che recupera i palloni, ma è anche un regista? Lui fa capire di no. Per ora... «Non penso stia a me dirlo. Dico che cerco sempre di partire dalla fase di non possesso perché magari è quello che sento più vicino alle mie caratteristiche. So che ho tanto da migliorare dal punto di vista dell’impostazione per cui dovrò lavorare molto. Spero di migliorare tanto anche da quel punto di vista; sicuramente è un obiettivo che mi sono posto». Pur essendo un under 30, Bonaiti è uno dei giocatori che hanno più esperienza in questa squadra: «Sicuramente ci sono tanti giovani, ma la corsa e l’intensità in serie C sono fondamentali, quindi questo deve essere un punto di partenza per poter migliorare nel quotidiano anche tutti gli altri aspetti. I giudizi sulla squadra non sta a me darli, ma posso solo dire che quel che percepito io: sono tutti ragazzi che hanno fame, hanno voglia di migliorarsi e hanno voglia di fare qualcosa di bello per noi, per la squadra e per la città».
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