Calcio Lecco: inizia il ritiro a tutta intensità a Valdaora

Prima seduta del ritiro estivo: ritmi alti sotto il sole e attenzione ai dettagli. Tra i nuovi, brillano Ndongue e Furrer, mentre i giovani della Primavera sono integrati senza riserve

Lecco

Valdaora, mezzogiorno di sabato 19 luglio 2025. Splende il sole sul ritiro bluceleste che è arrivato a metà giornata, al centro sportivo di Valdaora. Ci sono “solo” 25 gradi e spira una brezza alpina su questo posto idilliaco. Il centro, affittato dalla società Olang 1952, si anima quando mister Valente riunisce il suo staff e i giocatori nell’aula sotto la bella struttura che ospita anche un bar ristorante piscina e campi da tennis.

Dopo la visione di un video tecnico-tattico la truppa bluceleste scende in campo intorno alle 10 e 30 e va avanti fino alle 12 e 30 praticamente senza sosta. I giocatori del Lecco sono stimolati, dopo un iniziale riscaldamento e una parte atletica impegnativa, ma non durissima, a tenere un ritmo molto alto per quanto riguarda l’intensità delle esercitazioni, alcune molto particolari. Non a caso mister Valente fa disputare partitelle a campo ridotto e si pone in mezzo ai giocatori fermando il pallone, ogni qualvolta i suoi ragazzi non fanno quanto richiesto.

A parte lo “scivola e copri”, ovvero il mantra difensivo del tecnico italo svizzero, c’è un’attenzione quasi maniacale ai particolari. E, tra l’altro, in campo mister Valente deve dare indicazioni in italiano tedesco e francese visto che la rosa del nuovo Lecco è composta da molti giocatori stranieri, gli ultimi due dei quali, Tanco e Ndongue, si sono già messi a disposizione con grande impegno. Il Lecco corre, suda, sbuffa, non lascia nulla di intentato per accontentare il suo tecnico che d’altronde, dopo soli due giorni di ritiro, ha già la voce roca per il gran urlare. Ma tutto lo staff, schierato a quadrato intorno al campo in modo da coprire sia i lati lunghi che quelli corti del campo, lo supportano correggendo, suggerendo, stimolando e cercando sempre di essere chiari nei concetti soprattutto con i nuovi arrivati. Anche se molti di loro hanno già avuto Valente come guida tecnica, il ripasso è dovuto.

Naturalmente fare differenze tra i vari giocatori in questa fase del ritiro è assolutamente fuori luogo, ma tra i nuovi acquisti, ben undici, spiccano la fisicità del giovane franco-camerunense Ndongue e le capacità tecniche dell’esperto Guillaume Furrer, sempre pronto a saltare l’uomo in fascia. Ulteriore curiosità è costituita dal fatto che i sette giovani della primavera sono parte integrante degli allenamenti sia tecnici che tattici e naturalmente fisici, senza alcuna distinzione dagli elementi di maggiore esperienza. Il che parla a favore di Valente: quando diceva di volerli integrare realmente nel gruppo, non scherzava. A prescindere da quelle che poi saranno le scelte definitive in vista di coppa e campionato, naturalmente.

Le due ore di allenamento sono tra le più intense alle quali abbiamo assistito da molto tempo a questa parte. E lui, il tecnico bluceleste, pare soddisfatto perché si parla poco, si scherza il giusto e si corre tanto. Una specie di immersione totale nel compito che si è prefissato per questo ritiro: mettere subito in pratica concetti, più che parole e discorsi. Ogni spiegazione è accompagnata dal suo personale esempio in campo. E l’intensità, beh, è quella di chi vuole un Lecco che magari sbaglia un passaggio, una giocata, un tiro, ma non sta a piangerci sopra ed è subito pronto a rimettersi in linea, a scivolare, a recuperare palla.

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