Cronaca / Lecco città
Giovedì 13 Novembre 2025
Nido di Bonacina, l’opera si complica: primo fondo da 100mila euro
Dopo la rescissione del contratto con l’impresa, Palazzo Bovara mette da parte 100mila euro per coprire possibili extra costi nella riassegnazione dell’appalto
Lecco
La tormentata vicenda del cantiere per il nuovo nido comunale a Bonacina inizia a presentare il conto. Il Comune di Lecco, infatti, ha effettuato un primo accantonamento di 100mila euro al fine di coprire i maggiori costi che potrebbero verificarsi nell’ambito della riassegnazione dell’appalto. A fine ottobre palazzo Bovara aveva rescisso il contratto con Unyon consorzio stabile scarl, l’impresa campana che stava realizzando l’opera, per gravi inadempimenti. «Ieri – ha spiegato l’ingegnere Alessandro Crippa, dirigente dell’area sviluppo e territorio del Comune, durante l’ultima commissione bilancio – sono state avviate le attività prescritte nell’ambito della risoluzione del contratto per inadempimento, tra cui lo sgombero dell’area, la rimozione del ponteggio e la consegna di alcune certificazioni necessarie per il collaudo statico della struttura. È un elemento positivo di questa vicenda. Ora dovremo individuare un soggetto che dovrà completare il cantiere ma risulta abbastanza facile dividere le opere realizzate, in pratica le strutture, dalle opere di completamento. Quest’appalto era stato concepito e progettato nel 2023, quando era ancora in vigore il vecchio codice dei contratti. I centomila euro serviranno per coprire i costi legati all’adeguamento dei prezzi nel nuovo affidamento».
Come precisato dall’assessore al bilancio Roberto Pietrobelli, si tratta di un accantonamento «prudenziale»: palazzo Bovara deve ancora «quantificare il costo dei lavori da eseguire» e i «possibili interventi sui lavori già eseguiti» per poi «rapportare il tutto con le risorse che l’ente ha a disposizione più quelle che verranno eventualmente incassate dalla ditta come penale». In altre parole, al momento è impossibile dire se gli extra costi a carico di palazzo Bovara saranno superiori, uguali o inferiori ai 100mila euro accantonati.
L’investimento complessivo, per la realizzazione del terzo nido comunale che dovrebbe ospitare trenta bambini, è pari a 1,7 milioni di euro, finanziati in parte con un contributo Pnrr da oltre un milione di euro e con risorse del Gestore per i servizi energetici. Entrambi questi finanziamenti sono legati al rispetto di specifiche scadenze: il contributo Pnrr, per esempio, impone che l’opera sia completata e collaudata entro il 30 giugno 2026. Non è dato sapere, al momento, cosa succederebbe qualora la scadenza Pnrr non fosse rispettata, ovvero se ci sarà una proroga dei termini oppure un commissariamento dell’opera.
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