
Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Ottobre 2025
Casinò di Campione, Mauro Piazza chiarisce: «Carica cessata anni prima del fallimento»
Il Casinò ha chiesto oltre 750 milioni di euro di risarcimento agli ex amministratori in carica fino al 2018, con un’azione arbitrale. Tra i nomi citati anche quello del lecchese Mauro Piazza, oggi sottosegretario regionale, che ha chiarito la sua posizione in una nota stampa
Lecco
Il Casinò di Campione d’Italia ha avviato un’azione arbitrale davanti alla Camera arbitrale di Milano, chiedendo oltre 750 milioni di euro di risarcimento agli ex amministratori e revisori che si sono succeduti alla guida della casa da gioco fino al 2018. La richiesta arriva a distanza di anni dal crac che travolse la società, oggi controllata dal Comune di Campione e tornata in attività dopo il fallimento. L’arbitrato riguarda una lunga lista di ex membri del consiglio d’amministrazione e degli organi di controllo, accusati di mala gestio nella gestione della casa da gioco. Va precisato, però, che nessuno dei soggetti coinvolti risulta indagato o imputato nei procedimenti penali ancora in corso legati al dissesto della società.
Tra i nomi citati anche quello del lecchese Mauro Piazza, attuale sottosegretario regionale all’Autonomia ed esponente della Lega, che ha diffuso una nota per chiarire la propria posizione: «Ho ricoperto a titolo gratuito la carica di consigliere di amministrazione dal 2010 al 2013, per poco più di due anni – precisa Piazza –. La mia carica è cessata cinque anni prima del fallimento della casa da gioco. L’ex presidente Mario Venditti chiama in causa tutti gli amministratori e gli organi di controllo di quel periodo in una procedura arbitrale, contestando la mala gestio dell’azienda.
Non vi è alcun procedimento penale nei miei confronti, né si contesta alcuna appropriazione indebita o sottrazione di denaro. Ritengo l’azione totalmente infondata e temeraria. Attiverò ogni forma di tutela della mia immagine e onorabilità, devolvendo in beneficenza il ricavato dei danni subiti».
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