Da lunedì 20 ottobre campagna vaccinale:
gratis le dosi contro Covid e influenza

A Lecco adesione alta in passato. Importante anche la somministrazione ai bambini

Lecco

Dal 20 ottobre la campagna antinfluenzale “apre” per tutti in Lombardia e a Lecco, non solo per anziani e “fragili”. Qualsiasi cittadino residente o domiciliato in provincia di Lecco potrà chiedere, e farsi inoculare gratuitamente, il vaccino antinfluenzale. Regione Lombardia caldeggia la vaccinazione dal 1° ottobre per le categorie a rischio. E il target classico e prioritario della campagna vaccinale sono gli over 65, anche se è più giusto parlare di over 60. Stiamo parlando, solo per quanto li riguarda, di circa 90.000 persone in provincia di Lecco.

E Lecco si conferma una provincia molto sensibile al problema: «L’anno scorso abbiamo raggiunto una percentuale di vaccinati del 53,6%, che è un ottimo risultato anche nel confronto con il resto della Lombardia – spiega Paola De Grada, direttrice della Struttura semplice vaccinazioni e sorveglianza malattie infettive di Asst Lecco –. Siamo tra le Asst con una percentuale più alta di vaccinati, oltre il 50%, anche se un po’ in tutta la regione c’è la tendenza ad arrivare a questi livelli. Diciamo che la scorsa campagna antinfluenzale ci siamo riusciti di slancio».

A dare una spinta decisiva a tutte le campagne vaccinali di massa sono sempre loro, i medici di medicina generale, gli Mmg: «L’apporto delle cure primarie – spiega De Grada – è stato sostanziale. I medici di medicina generale hanno vaccinato la stragrande maggioranza del target perché hanno una presenza capillare sul territorio. Sono molto attivi anche nella vaccinazione dei “cronici”: c’è un grosso impulso nella promozione della vaccinazione al cronico di tutte le età, sia da parte dei medici di medicina generale sia da parte nostra, come centro vaccinale. Ogni volta che intercettiamo al centro vaccinale un cronico che viene a fare un’altra vaccinazione, proponiamo l’antinfluenzale. Dal 1° ottobre queste persone riceveranno una proposta mirata sulla campagna. Sicuramente è un target di grossa attenzione».

Senza dimenticare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica: «Anche questa sta avendo un grosso impulso grazie alla collaborazione dei pediatri di libera scelta del territorio – spiega la direttrice –. La vaccinazione di questo particolare target, i bambini, per i quali si usa tendenzialmente lo spray nasale (almeno per un bambino sano, ndr), è importante. Il vaccino iniettivo si usa per i bambini molto piccoli o per quelli affetti da patologia».

Importante anche la copertura offerta dalle farmacie dei servizi: «Anche le farmacie del territorio partecipano alla campagna negli adulti. Per cui il cittadino ha veramente diverse opportunità per fare la vaccinazione e, considerando poi che la novità è che dal 20 ottobre chiunque può fare la vaccinazione gratuitamente, i canali da scegliere sono molti. Il problema di sovrapposizioni tra vari canali, per me non esiste: la vaccinazione ha anche un aspetto di fidelizzazione dei pazienti, quindi mediamente i pazienti hanno piacere di andare a vaccinarsi dove l’hanno sempre fatta, di solito dal medico di medicina generale. I dati dimostrano che i livelli di copertura raggiunti dai medici sono veramente notevoli».

Infine il vaccino anti Covid: «Viene proposto tutti gli anni, anche se le indicazioni arriveranno più avanti. C’è un pochino meno di attenzione adesso da parte della popolazione, però il vaccino viene proposto anche in abbinata a quello antinfluenzale perché il Covid è un’infezione che assolutamente gira ancora».

Senza dimenticare l’antipneumococcica: «Altra vaccinazione che da anni si offre – conclude De Grada – dai 65 anni in su, come anche quella contro l’Herpes Zooster: sono quelle due vaccinazioni che non sono, in teoria, legate alla vaccinazione antinfluenzale come stagionalità, perché la patologia dell’Herpes Zooster, cioè il fuoco di Sant’Antonio, così come la malattia polmonare o le sepsi da pneumococco, non seguono la stagionalità del virus influenzale o del Covid, però vengono associate proprio per favorire le co-somministrazioni da parte dei medici di medicina generale e quindi in questa campagna l’antipneumococco può essere somministrato in concomitanza con l’antinfluenzale per coloro che non l’avessero già fatto».

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