Da Mussolini a Nievo: il direttore Minonzio torna su Rai Storia

Una settimana di ricorrenze che attraversano politica, letteratura, filosofia e sport, riletta attraverso lo sguardo di Diego Minonzio, direttore della Provincia di Como, Lecco e Sondrio, protagonista dei nuovi appuntamenti de “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana. Minonzio torna come editorialista nella trasmissione in onda su Rai Storia tutti i giorni alle 00.10, con repliche alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10, offrendo una lettura personale e documentata delle ricorrenze comprese tra il 24 e il 30 novembre.

Mussolini espulso dal Partito Socialista – 24 novembre

La settimana si apre con una pagina decisiva della storia italiana. «Il 24 novembre del 1914 Mussolini venne espulso dal partito socialista perché propugnava l’intervento in guerra nella Prima guerra mondiale», ricorda Minonzio. L’analisi del direttore si concentra sulla svolta del futuro Duce, capace – secondo Minonzio – di “annusare i tempi nuovi” e abbandonare l’ideale pacifista dei socialisti. Dall’Avanti! al Popolo d’Italia, dalla propaganda interventista alla nascita del fascismo: un passaggio chiave spiegato con lucidità storica.

La morte di Maradona – 25 novembre

Il giorno successivo il ricordo corre al 2020, anno della scomparsa di Diego Armando Maradona. Minonzio mette in luce il mito del “pibe de oro”, genio irripetibile e icona senza tempo, “re” di una Napoli che ancora oggi ne custodisce il culto popolare.

Eugene Ionesco e il teatro dell’assurdo – 26 novembre

Mercoledì 26 è dedicato alla nascita, nel 1909, di Eugene Ionesco, figura centrale del teatro del Novecento. Fuggito dalla Romania e approdato in Francia, Ionesco rompe gli schemi della drammaturgia tradizionale e dà vita a un linguaggio nuovo, più volte da lui definito “teatro della derisione”. Minonzio ne ricostruisce l’eredità innovativa e corrosiva.

Berlinguer chiude il compromesso storico – 27 novembre

Giovedì 27 Minonzio commenta uno spartiacque della storia politica italiana: la riunione della direzione del Pci del 1980 in cui Enrico Berlinguer sancisce la fine del compromesso storico e porta al centro del dibattito nazionale la questione morale. Una riflessione che, nelle parole del direttore, risuona ancora oggi per attualità e forza etica.

La nascita di Friedrich Engels – 28 novembre

Il 28 novembre Minonzio richiama il 1820 e la nascita di Friedrich Engels, filosofo e politico tedesco che affiancò Marx nella stesura di testi fondamentali come La Sacra Famiglia, L’ideologia tedesca e il celebre Manifesto del Partito Comunista. Un pensatore la cui influenza ha attraversato secoli e sistemi politici.

Carlo Levi e il confino in Lucania – 29 novembre

Sabato 29 si torna in Italia con Carlo Levi, intellettuale antifascista mandato al confino in Basilicata alla vigilia della guerra d’Etiopia. Da quell’esperienza nacque Cristo si è fermato a Eboli, una delle opere più profonde del Novecento italiano, che Minonzio rilegge come testimonianza civile e letteraria.

Ippolito Nievo, lo scrittore patriota – 30 novembre

La settimana si chiude domenica 30 novembre ricordando la nascita, nel 1831, di Ippolito Nievo, autore de “Le confessioni di un italiano”. Un romanzo monumentale pubblicato postumo nel 1867, dopo la tragica morte dello scrittore nel naufragio del piroscafo Ercole, mentre rientrava con le truppe garibaldine.

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