
Dazi Usa al 30%: più di 100 milioni a rischio per le imprese lecchesi
Il presidente americano ha annunciato la tassazione che sarà applicata all’Ue. Per le nostre imprese quello USA è un mercato cardine
Lecco
La decisione del presidente statunitense Donald Trump, di imporre dazi del 30%, a partire dal primo agosto, su tutti i prodotti in arrivo dall’Unione Europea scuote l’economia lecchese e nazionale.
I numeri parlano chiaro. Nel 2024, secondo i dati elaborati dall’ufficio statistico della Camera di commercio di Lecco, il valore complessivo delle merci spedite oltreoceano è stato di 425,5 milioni di euro. Quasi tutta la decina dei settori trainanti dell’industria lecchese è interessata dai dazi americani. Se le aliquote venissero applicate in modo lineare, le imprese del territorio subirebbero una stangata da 127,6 milioni di euro. Praticamente un terzo dell’intero valore dell’export destinato agli Stati Uniti.
Secondo la Cgia di Mestre una tassazione al 10% sarebbe costata al sistema Paese 3,5 miliardi, dai 20% avrebbe toccato quota 12 miliardi, l’aliquota del 30% inciderebbe per 30 o 35 miliardi di euro.
L’introduzione dei dazi USA al 30% sulle merci europee rischia in modo pesantissimo di rompere l’equilibrio della bilancia commerciale, soprattutto in un momento nel quale le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti si sono rivelate una delle poche voci positive della nostra economia.
Spiega il settore alimentare, che nel 2024 ha quasi raddoppiato l’export verso gli Stati Uniti d’America, toccando quota 57 milioni di euro, ancorché il Lecchese non sarà tra i territori più colpiti.
Il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Galimberti, ha chiesto al Governo misure urgenti: «Occorre difendere le nostre imprese con ogni mezzo disponibile».
Da Confindustria Lecco interviene anche Emanuele Orsini, però con toni più distesi: «La fiducia nel dialogo tra Europa e Stati Uniti va mantenuta, senza rinunciare però a far valere le nostre ragioni». Senza dimenticare che gli USA restano uno dei mercati più importanti per le imprese lecchesi.
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