
Cronaca / Lecco città
Giovedì 24 Luglio 2025
Idroelettrico lombardo, Legambiente: «Risorsa fondamentale per la transizione energetica»
L’associazione ambientalista, in un workshop a Lecco, ha evidenziato come la Lombardia sia leader nella produzione di energia pulita, con un impatto significativo a livello nazionale.
Lecco
Interessante conferenza organizzata da Legambiente Lombardia nella sala conferenze di “Officina Badoni” a Lecco, con un tema veramente importante per quanto riguarda la nostra regione, ossia la situazione dei nostri laghi rispetto alla crisi climatica e l’utilizzo delle risorse idriche per produrre energia.
Al workshop intitolato “Le risorse idriche di laghi e bacini nella transizione energetica e climatica”, hanno partecipato diverse importanti figure di Legambiente Lombardia come il presidente Barbara Meggetto - autrice dell’introduzione alla giornata - e il responsabile scientifico Damiano Di Simine, oltre al direttore generale Giorgio Zampetti.
«Questo tavolo di lavoro sulle risorse idriche chiude anche la campagna “Goletta dei laghi”, la campagna che dal 2006, facendo le analisi dei punti più critici, valuta tutto ciò che fluisce nel lago per capire, come dice la direttiva europea, se i corsi d’acqua che entrano sono puliti - dichiara Meggetto - tutto quello che entra nel lago dev’essere “di qualità” e noi dobbiamo fare in modo che tutte le pecche che ci sono vengano sistemate, per togliere i punti di inquinamento».
La conferenza è iniziata con l’importante intervento di Alessandro Nardo, direttore generale Dg Enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica. Nardo ha mostrato una serie di slide che testimoniano quanto sia essenziale la regione Lombardia nel computo nazionale della raccolta di energia idroelettrica. La nostra regione è per distacco la più efficiente e produttiva, nonostante la progressiva crescita del fotovoltaico. A oggi l’energia idroelettrica lombarda copre il 27% della potenza su suolo nazionale e il 23% della produzione. La seconda regione in classifica, il Piemonte, ha circa la metà della resa.
«L’energia idroelettrica prodotta sul territorio ha avuto un impatto di sacrifici e vantaggi rilevanti all’epoca della costruzione - dichiara Nardo - al tempo i lavori garantirono entrate a zone molto povere del nostro paese».
Con la sua conversione dell’80%, l’energia idroelettrica resta comunque una fonte non emissiva ottima. L’idroelettrico ha rappresentato per decenni l’asset energetico che ha consentito alla Lombardia di correre più di altre regioni nello sviluppo economico e industriale - fino agli anni ‘50, prima dell’ascesa delle centrali a fonti fossili, le centrali idroelettriche producevano la quasi totalità dell’elettricità in Italia - e ancora oggi è elemento irrinunciabile del sistema energetico regionale.
«L’energia idroelettrica è un tassello fondamentale per la lotta alla crisi climatica del nostro paese - dichiara Zampetti - lo è perché quasi la metà dell’energia rinnovabile italiana è prodotta da impianti idroelettrici. La sfida del futuro è nel rinnovo delle concessioni. Da tanti anni noi chiediamo di affrontare questo appuntamento con grande attenzione, è fondamentale che le concessioni siano vincolate a investimenti importanti su temi ambientali ed energetici».
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