Il Comune di Lecco vuole la Casa di Lucia: «Turismo e sociale»

Il progetto L’amministrazione pagherà 40mila euro per l’immobile in via Caldone nel rione di Olate. Gattinoni: «Sarà una risorsa per la nostra città»

Lecco

Salvo imprevisti, entro fine anno il Comune di Lecco acquisterà la presunta casa di Lucia situata in via Caldone nel rione di Olate.

I fondi necessari per l’operazione, circa 40mila euro, sono stati stanziati nell’ambito della variazione di bilancio che verrà portata all’attenzione del consiglio comunale lunedì 17 novembre.

La scelta

«Abbiamo deciso di acquistare la presunta casa di Lucia – spiega il sindaco Mauro Gattinoni – per ampliare l’offerta del tour manzoniano. L’immobile sarà interamente da ristrutturare ma porterà valore alla nostra città ed anche al quartiere».

L’annuncio dell’investimento durante la commissione bilancio di martedì sera ha suscitato le perplessità delle minoranze. In particolare, Corrado Valsecchi di gruppo Per Lecco ha chiesto come il Comune intende superare le rimostranze che chi vive nella corte dove si trova l’abitazione ha rivolto verso il possibile arrivo di turisti.

«Al momento ci sono pochi residenti stabili nella corte in cui si trova la presunta casa di Lucia. – precisa Gattinoni – La gran parte degli spazi, infatti, sono adibiti a bed and breakfast, cosa che rende molto più coerente, almeno nelle interlocuzioni con il privato che abbiamo avuto fino ad oggi, la ristrutturazione e la riapertura della presunta casa di Lucia di modo che possa accogliere i turisti. Oltre alla componente museale, stiamo valutando la possibilità di insediare nell’immobile anche delle funzioni sociali per arricchire ancora di più e presidiare ancora meglio uno spazio che diventerà una risorsa per la nostra città. Peraltro, la presunta casa di Lucia è classificata come “bene monumentale” e pertanto è soggetto a vincoli particolari per quanto riguarda le modalità di intervento».

Proprio le caratteristiche del progetto di rigenerazione, nonché la stima di quanto potrebbe costare al Comune manutenere l’immobile nel corso del tempo, sono stati al centro delle altre osservazioni delle minoranze durante la commissione bilancio. Va ricordato che ad Acquate esiste un altro stabile noto come “tradizionale casa di Lucia”. Il futuro di quell’immobile appare al momento incerto dopo la chiusura a fine 2024 dell’antica osteria casa di Lucia, punto di riferimento per tutta la comunità lecchese per oltre quarant’anni.

Luoghi manzoniani

Come spiegato dal proprietario Carlo Piras, tra le ragioni alla base della scelta di cessare l’attività c’erano proprio gli elevati costi della ristrutturazione di cui necessita l’edificio in cui il ristorante si trovava.

Un altro “luogo manzoniano” in attesa di rinascita è villa Guzzi, sorta sul promontorio dello zucco lì dove prima c’era la residenza di don Rodrigo. Dopo il fallimento negli scorsi anni del progetto per un’academy sulla cybersecurity, non sono più emersi progetti per la riqualificazione di uno stabile abbandonato dal 2018. Nel parco della dimora, invece, sono stati realizzati il nuovo gattile e l’oasi felina grazie ad un investimento da 356mila euro finanziato in parte con un contributo regionale.

. Video di Andrea Besati Lecco, il Comune vuole comprare la casa di Lucia

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