«La Colomba della Pace», il dono di Pablo Atchugarry al Papa

Una scultura dell’artista uruguayano, ma lecchese di adozione nonché cittadino benemerito, è stata donata a Leone XIV nell’ambito della visita in Vaticano del presidente dell’Uruguay Yamandù Orsi.

Lecco

Una scultura dell’artista uruguayano, ma lecchese di adozione nonché cittadino benemerito, Pablo Atchugarry è stata donata a Papa Leone XIV nell’ambito della visita in Vaticano del presidente dell’Uruguay Yamandù Orsi.

Si tratta di una copia della Colomba della pace. L’opera è realizzata in bronzo fuso, è lunga due metri e sarà collocata in un cortile interno del Vaticano.

“La Colomba della Pace” è una scultura nata da un’idea tanto potente quanto utopica: rifondere l’aquila nazista in bronzo recuperata dal relitto della nave da guerra tedesca Admiral Graf Spee, affondata nel porto di Montevideo nel 1939, e trasformarla in una colomba.

«Con questo gesto, - è ricostruito nella presentazione dell’opera d’arte - Atchugarry intendeva cambiare il significato stesso della materia, riconvertendo un simbolo di oppressione in un messaggio di speranza. Il progetto, tuttavia, si era scontato con ostacoli politici e diplomatici: il governo uruguaiano decide di non proseguire con il progetto. Eppure, Atchugarry non rinuncia. Sceglie di realizzare comunque la sua colomba, in marmo e bronzo, mantenendo inalterato il valore simbolico e poetico dell’opera. Il gesto artistico si trasforma in un atto di resistenza etica e creativa, in cui l’idea supera la materia».

La storia è raccontata nel documentario “La Colomba della Pace”, per la regia di Nicola Rota, presentato in anteprima al Nuovo Aquilone di Lecco e trasmesso il 21 settembre su Sky Arte.

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