
Cronaca / Lecco città
Sabato 24 Maggio 2025
«Lecco-Bergamo, serve un progetto meno impattante»
I comitati civici: «Vogliamo che i 253 milioni di euro stanziati per quest’opera siano utilizzati nel migliore dei modi, non per un’opera insoddisfacente e inutile»
Lecco
È vicina a quota 150 adesioni la petizione online lanciata dal comitato Insieme per una diversa Lecco – Bergamo e da quello di Chiuso per chiedere una completa revisione del progetto per la variante di Vercurago, primo lotto di quella che dovrebbe essere in futuro la Lecco – Bergamo.
L’iniziativa è stata solo uno dei punti al centro dell’acceso dibattito organizzato dai comitati venerdì sera alla Casa sul pozzo. «Il nostro scopo – ha spiegato Adelio Longhi, membro del comitato Insieme per una diversa Lc – Bg – è informare i cittadini affinché ci sia consapevolezza rispetto all’impatto che avrà quest’opera sui nuclei abitativi. La nostra azione negli ultimi mesi ha contribuito a mantenere viva l’attenzione su questo problema. Noi vogliamo che la Lecco – Bergamo sia realizzata con un tracciato diverso rispetto a quello attuale. Vogliamo che i 253 milioni di euro stanziati per quest’opera siano utilizzati nel migliore dei modi, non per un’opera insoddisfacente e inutile».
La richiesta dei comitati è chiara: serve uno studio di fattibilità su una quarta ipotesi che contempli sia il lotto San Girolamo che il lotto Lavello con il passaggio a monte, consentendo il completo attraversamento di Calolziocorte senza interferenze sull’abitato. Oltre che verso gli altri cittadini, i comitati intendono rivolgersi direttamente alle amministrazioni comunali di Lecco, Calolziocorte e Vercurago, chiedendo loro un atto concreto in questo senso. «Faremo avere ai tre comuni il testo di una mozione in cui chiederemo ai tre consigli comunali di impegnarsi ad appoggiare la nostra richiesta» ha annunciato Longhi. Se fosse confermato, il passaggio potrebbe aprire un fronte politico di rilievo in particolare a palazzo Bovara, lì dove tra un anno si vota e ad oggi sono tanti i dossier aperti sul fronte viabilistico, a partire da quel quarto ponte che il Comune vorrebbe a due corsie. Allo stesso tempo, una mozione arriva all’attenzione di un consiglio comunale solo se qualcuno tra i consiglieri si assume la responsabilità di presentarla.
C’è poi un terzo elemento su cui si concentrano le attenzioni dei comitati, ovvero la conferenza dei servizi preliminare del settembre 2023. È in quell’occasione che le autorità hanno scelto di sviluppare il progetto di fattibilità tecnico – economica per la prima delle tre alternative progettuali individuate da Anas. «A nostro avviso le motivazioni alla base di quella scelta – ha spiegato Paolo Cola, portavoce del comitato Insieme per una diversa Lecco – Bergamo – presentano incongruenze, profili di illogicità e non tengono conto della situazione di fatto. Si prevede l’utilizzo del metodo di consolidamento dal piano di campagna in una zona attraversata dalla linea ferroviaria e densamente popolata. Questo richiederà occupazioni temporanee e demolizioni di una decina di edifici. Lo scavo con la tecnica del “jet grouting” costa tre volte di più di quello su roccia e rischia di causare molti più danni agli edifici di quanto si ipotizza. Si rischiano effetti negativi sull’efficienza dei pozzi potabili di Calolziocorte e Vercurago».
Uno dei motivi che ha portato alla situazione attuale, secondo i comitati, è il fatto di aver imposto ad Anas il vicolo di studiare le tre alternative progettuali mantenendo i due imbocchi scavati nel primo cantiere a Chiuso e Calolziocorte. Quest’ultimo, per altro, è allagato da dieci anni. «In ogni caso Anas riteneva preferibile la soluzione 3, quella con lo stesso metodo di scavo ma un tracciato che passa molto più a monte, e non la soluzione 1» conclude Cola.
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