
Cronaca / Lecco città
Martedì 07 Ottobre 2025
Lecco, disagi al centro sportivo del Bione: l’accesso è impraticabile
La denuncia arriva dal consigliere Brigatti. Si attende una presa di posizione del Comune e del gestore. In arrivo una verifica sulla riqualificazione.
Lecco
«Quell’ingresso già di per sé non era molto bello ma quando piove diventa un lago e non è più possibile passare». Con una netta denuncia durante l’ultimo consiglio comunale, il meloniano Simone Brigatti ha riportato l’attenzione sulle cattive condizioni in cui versa l’ingresso al centro sportivo Bione dal lato del parcheggio di viale don Ticozzi, unica via di accesso alla struttura da quando, quest’estate, sono partiti i lavori per il nuovo maxi – svincolo. Il cantiere, infatti, ha determinato da un lato la definitiva chiusura del parcheggio davanti all’ingresso del centro sportivo ma dall’altro anche la temporanea impossibilità di raggiungere quell’ingresso dal parcheggio di viale don Ticozzi. Pertanto, al momento l’unico modo che gli utenti del Bione hanno per accedere al centro è l’ingresso posto vicino al campo 1 che, però, è un varco sostanzialmente in terra senza un tetto o altre coperture. Ciò significa che quando piove molto, come accaduto più volte nelle ultime settimane, si creano delle pozzanghere tali da rendere difficilmente praticabile il passaggio, soprattutto per gli utenti più fragili come famiglie con bambini o disabili.
Non è dato sapere al momento se il Comune o il gestore del centro sportivo intendano intervenire nelle prossime settimane per affrontare il problema né quale potrebbe essere la soluzione migliore. Lo scorso inverno, nell’ambito dei lavori di realizzazione della vicina area eventi, sull’ex campo 5 si era provveduto a compattare il terreno e posare un leggero strato di ghiaia per stabilizzare le disconnessioni, ma questo non ha impedito la formazione di pozzanghere in occasione di forti precipitazioni, come accaduto durante il recente Lecco beer fest.
Di certo, i problemi dell’ingresso dal lato di viale don Ticozzi rappresentano solo una delle tante questioni aperte sul futuro del centro sportivo, nell’attesa che palazzo Bovara si esprima formalmente sulla proposta di partnerariato pubblico – privato per la riqualificazione complessiva del Bione presentata la scorsa primavera dalla cordata di Intesa costruzioni e InSport. A questo proposito si registra una novità: a fine mese il Comune di Lecco ha speso quasi 4 mila euro per affidare ad un consulente esterno, il valdostano Roullet Scalisè, l’incarico di supportare i propri tecnici nello sviluppo di «una verifica approfondita della sostenibilità tecnico economica e giuridica della proposta pervenuta, al fine di accertarne la fattibilità e la rispondenza all’interesse pubblico».
L’incarico dovrebbe durare 30 giorni, pertanto l’esito della valutazione sulla proposta di partneriato dovrebbe arrivare a novembre. Secondo le poche informazioni disponibili al momento, il progetto è stato sviluppato dall’architetto lecchese Paolo Bodega e da Maffeis Engineering spa ed ha un valore complessivo di 24 milioni di euro. Si prevede una completa riconfigurazione del centro sportivo, con la costruzione di una nuova piscina fronte lago. Oltre alla capogruppo Intesa Costruzioni e a In Sport, gli altri membri della cordata sono Ital green e Livio impianti.
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