Lecco, fuochi d’artificio «silenziosi» per la Festa del Lago

Per la Festa del Lago del 29 giugno 2025 a Lecco i fuochi d’artificio saranno “silenziosi”. Lo annuncia LTM, che ha accolto le richieste degli animalisti. La Pirolux di Luciano Gardin, storica azienda veneta, realizzerà uno spettacolo con rumori fortemente attenuati, grazie all’uso di materiali meno impattanti acusticamente

Lecco

Arrivano a Lecco per la Festa del Lago i fuochi d’artificio “silenziosi”. Ad annunciarlo Alfredo Polvara di Lecchese Turismo Manifestazioni che ha accolto le proteste degli animalisti e aperto la sua associazione, sempre attenta alla sostenibilità delle manifestazioni che propone, a una maggior sensibilità anche al mondo animale. La festa del Lago 2025, in programma il 29 giugno dalle 17,45 con la tradizionale benedizione del Lago e che culminerà poi nello spettacolo pirotecnico a partire dalle 22, è un qualcosa che calamita l’attenzione di decine di migliaia di persone su tutta la sponda orientale del Lario e anche nei paesi dirimpettai di Lecco. Ma, questa volta, grazie alla Pirolux di Luciano Gardin, azienda veneta (di Padova) che da 41 anni propone il suo spettacolo di fuochi d’artificio a Lecco, si farà un passo avanti verso la “insonorizzazione” del cielo stellato percorso dai “tuoni” pirotecnici.

Spiega Gardin: «In realtà non saranno veramente silenziosi, ma molto attenuati. Tanto da non dover richiedere specifica autorizzazione acustica. Tutto dipende dalle richieste di chi mi commissiona lo spettacolo. In alcune zone c’è chi mi chiede più “botti” possibili, mentre a Lecco mi è stato chiesto di limitare l’impatto acustico dello spettacolo e così sarà fatto». Ma in termini pratici cosa cambierà? «Che nel momento topico dello spettacolo si vedranno più i colori e gli effetti ottici che i suoni dei fuochi. Sarà uno spettacolo di luci e colori pirotecnici. Esploderanno sempre – spiega Gardin – ma senza provocare rumore apposta in più». Ovvero: i “razzi” faranno il loro dovere. Esploderanno, con rumore, ma senza quelle cariche aggiuntive che provocavano il vero e proprio “botto”. Anzi, qualcuno ci sarà: «Quello di inizio spettacolo ci sarà di sicuro – ammette il fuochista – e ci saranno i tre botti di chiusura, ma saranno praticamente gli unici. A fare la differenza saranno le tipologie di artifici utilizzati: se devo avvisare la gente che inizia lo spettacolo produco il botto di un tuono. Quello annuncia il temporale, noi l’inizio dello show pirotecnico. Ma il temporale va avanti a fare i suoi tuoni, mentre noi possiamo limitare di molto i “botti” successivi».

Le stelle, le peonie, i crisantemi giganti, fatti di fuochi però ci saranno: «Per fare le cosiddette “aperture aeree, i “salici piangenti”, le “stelle”, i “fiori” di luce, abbiamo bisogno di esplosivo che proietti queste palline che si incendiano fino a 120 metri di altezza e poi a decine di metri in larghezza, per fare l’effetto “ombrello”. Quelle cariche non le possiamo eliminare, come pure il rumore conseguente, ma rispetto ai “botti” fatti proprio per fare rumore, siamo a livelli non dannosi per l’orecchio umano né animale». La differenza la fanno le categorie di fuochi sparati: «I decibel che si produrranno sono più che dimezzati. Il “volume” sarà più basso. Infatti utilizzeremo la tipologia di materiale F2 quinta C, che non necessita deroga al piano di inquinamento acustico. Alla distanza che sparo, non è “rumoroso” in modo dannoso. Per cui tanti saranno i fuochi di questo tipo. Gli altri causeranno più rumore, ma senza grossi problemi per nessuno».

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