Lecco, il futuro del porto turistico della Malpensata si decide a settembre

L’Autorità di Bacino incontrerà l’amministrazione comunale per discutere costi e tempi di realizzazione. Resta il nodo parcheggi e l’area ex Serpentino.

Lecco

Bisognerà attendere la seconda metà di settembre per sapere se, ed eventualmente con quali costi e tempi, il progetto per il nuovo porto turistico di Lecco nel golfo della Malpensata sarà realizzato oppure no. Dall’Autorità di Bacino confermano che tra circa un mese sono previsti incontri con l’amministrazione comunale sul tema. Lo scorso maggio Luigi Lusardi, presidente dell’ente, aveva annunciato che le analisi di Arpa sul terreno non avevano rilevato la presenza di criticità in grado di bloccare l’iter.

Particolare non da poco visto che negli scorsi decenni, ovvero nel periodo d’oro dell’industria lecchese, quell’area era stata interessata da fenomeni di scarico abusivo dei rifiuti. La sfida per Autorità di bacino e palazzo Bovara è ora quella di trovare un accordo rispetto ai prossimi passi dello sviluppo di un’area su cui il Comune di Lecco punta molto, come dimostrano i due importanti cantieri in corso in queste settimane.

Da un lato, i lavori per il nuovo waterfront, che nel complesso valgono dieci milioni di euro, sono giunti proprio nel tratto della Malpensata, lì dove dovrebbe sorgere il porto turistico secondo il progetto dell’ente guidato da Lusardi. Dall’altro lato, più a nord, in località Caviate, è in corso di realizzazione la piattaforma per gli sport outdoor. Entrambi questi interventi, secondo quanto auspicato dall’amministrazione, dovrebbero incrementare le possibilità di fruizione del lungolago cittadino, attirando un numero sempre maggiore di visitatori. In questo contesto, l’avvio di un ulteriore cantiere potrebbe essere logisticamente complicato.

Peraltro, anche qualora l’iter fosse sbloccato e il progetto partisse, rimarrebbe da risolvere il problema del parcheggio. Già oggi sono frequenti le lamentele di residenti e commercianti rispetto alla scarsità di posti auto in quell’area dopo l’eliminazione dei parcheggi a bordo strada sul lungolago per far posto alla ciclabile. Non è dato sapere al momento quando potrebbe prendere il via la riqualificazione dell’ex villa Brick, progetto in cui si prevede tra l’altro la realizzazione di 100-150 posti auto pubblici.

In parallelo, alcuni esponenti delle minoranze hanno rilanciato l’ipotesi del parcheggio multipiano nell’area ex Serpentino, di fronte alla Basilica. L’idea risale addirittura al 2005, ai tempi dell’amministrazione del leghista Lorenzo Bodega. Di contro, Lecco è l’unica città in tutto il lago di Como a non avere un porto e un lido comunali. La Canottieri Lecco da tempo chiede a palazzo Bovara di colmare questa mancanza, sottolineando come la lista di attesa per i loro posti ormeggio sia di circa 50-60 persone, una stima al ribasso visto che in tanti rinunciano. In altre parole, i posti ormeggio di un nuovo porticciolo turistico verrebbero riempiti in poco tempo. In parallelo, dal sodalizio di via Nullo si fa notare anche la necessità di un lido, visto che chi vuole fare il bagno oggi è costretto ad arrangiarsi sulle gradinate del vecchio campo di regata.

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