Lecco: la Provincia chiede al Comune spazi per una nuova scuola superiore

L’attuale patrimonio scolastico è obsoleto nonostante i recenti investimenti e i fondi Pnrr.

Lecco

La Provincia di Lecco ha chiesto al Comune di Lecco di individuare nel nuovo piano di governo del territorio uno spazio per un nuovo istituto scolastico in grado di ospitare 2500 studenti, cioè il 38% dei circa 6600 alunni iscritti nelle superiori del capoluogo. Si tratta di una «raccomandazione», non di una «prescrizione» a carattere obbligatorio, formulata dai tecnici della direzione edilizia scolastica e inserita all’interno della valutazione che Villa Locatelli ha dovuto fornire per legge sulla compatibilità tra il nuovo Pgt di Palazzo Bovara e il suo piano territoriale di coordinamento.

«Si rende noto – sottolineano i funzionari della Provincia - che il patrimonio scolastico attuale risulta complessivamente, ormai, giunto alla fine della propria vita tecnica. Interventi di riqualificazione sismica, tecnica ed efficientamento energetico in genere, rispetto agli involucri datati esistenti, risultano essere particolarmente onerosi e la loro realizzazione impone l’individuazione di spazi idonei ad ospitare temporaneamente la didattica».

A rendere ancora più significativa questa denuncia è il fatto che arriva dopo anni in cui la Provincia ha portato avanti importanti interventi sugli istituti lecchesi grazie anche ai fondi Pnrr: 1.4 milioni di euro per la riqualificazione della palestra del Fiocchi; 1.2 milioni per la messa in sicurezza del Badoni; 1.6 milioni per la messa in sicurezza del Medardo Rosso, compresa la palestra; 869 mila euro per la manutenzione straordinaria del tetto del Parini. In tutto si tratta di oltre cinque milioni di euro a cui vanno aggiunti i 4.4 milioni, coperti per la gran parte con fondi regionali, stanziati per la riqualificazione e l’efficientamento energetico del Bertacchi che partirà a giugno.

Proprio a proposito del Bertacchi, il principale nodo ancora da sciogliere è l’organizzazione del trasloco degli studenti durante i lavori: vista l’indisponibilità del Comune a concedere i moduli di via Castagnera, comunque occupati almeno fino a giugno dagli alunni della De Amicis, la Provincia sta cercando altri spazi. «Si chiede la possibilità di individuare, a breve, aree a servizio, dotate dei necessari standard, utili a realizzare una struttura, magari prefabbricata simil moduli, al fine di soddisfare le esigenze sopra richiamate» aggiungono i tecnici. Il messaggio è chiaro: le strutture di via Castagnera, realizzate ai tempi dell’amministrazione Brivio, non bastano più.

«A lungo termine – concludono i funzionari della Provincia - servirebbe individuare un compendio scolastico, ex novo, contemplante corpi edilizi scolastici, con relativi servizi (palestre, laboratori, aree esterne sportive) ed accessori, per una popolazione studentesca di circa 2500 studenti, oltre al personale amministrativo. Con riguardo a quanto raccomandato, la direzione organizzativa si rende disponibile per un confronto congiunto». Starà ora al Comune decidere se, ed eventualmente come, rispondere a questa raccomandazione. Qualora fosse individuata un’area tra i confini della città, rimarrebbe sempre il problema dei fondi: il progetto di fattibilità relativo al nuovo istituto Greppi di Monticello parla di un investimento da 50 milioni di euro per una scuola da 1400 studenti.

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