Lecco: lezione di accoglienza con Casa della Carità

Gli studenti di Scienze dell’Educazione di Bosisio Parini hanno partecipato a un incontro formativo sul tema dell’immigrazione. Tra i protagonisti anche Jean Jacques, migrante dal Gambia oggi operatore Caritas, che ha condiviso la sua storia

Lecco

Nella mattinata di oggi, alla Casa della Carità di Lecco, si è tenuto un incontro formativo dedicato agli studenti della facoltà di Scienze dell’Educazione Professionale dell’Università di Bosisio Parini.

I ragazzi hanno assistito alla proiezione del documentario “Ad ogni costo” di Jurij Razza, che affronta il delicato tema dell’immigrazione attraverso dieci testimonianze di vita reale.

Luciano Gualzetti, ex direttore di Caritas Ambrosiana, ha spiegato l’intero progetto:

«Il nostro primo obiettivo è l’accoglienza dei più bisognosi, fornendo loro sostegni di prima necessità come cibo, un letto e vestiti puliti. Poi, successivamente, proviamo a instaurare un dialogo e un legame con queste persone, per aiutarle nella ricerca di un lavoro e nel reinserimento nella società, collaborando anche con i servizi sociali».

E ha aggiunto: «Ma il nostro progetto non si limita a questo: attraverso incontri come quello odierno vogliamo far conoscere la nostra realtà e sensibilizzare più persone possibili nei confronti di chi ha bisogno di aiuto e di comprensione».

Fondamentale la testimonianza di Jean Jacques, migrante dal Gambia, protagonista di una storia segnata da sofferenza e speranza. Di fede cristiana, è stato costretto ad abbandonare la sua terra natale per motivi religiosi: aveva sposato una donna musulmana, ma il padre di lei, non accettando l’unione, lo fece imprigionare. Nei nove mesi di detenzione subì violenze fisiche e condizioni disumane, con scarsità di cibo e acqua.

Fuggito attraverso il Sahara fino alla Libia, da lì partì verso Messina e arrivò a Lecco il 16 novembre 2016. Dopo due mesi trascorsi sotto il Ponte Vecchio, fu accolto dalla Caritas e iniziò un percorso di rinascita, fino a diventare operatore alla Casa della Carità, figura di riferimento per la sua esperienza diretta.

È infine intervenuto Jurij Razza, regista del documentario, che ha spiegato il senso del suo lavoro:

«Il documentario è stato girato cinque anni fa, ma resta attualissimo perché parla di immigrazione, un tema oggi troppo spesso strumentalizzato per ragioni politiche. Incontri come questo sono fondamentali per permettere ai ragazzi di conoscere storie vere, raccontate da chi le ha vissute. Le dieci storie che ho raccolto rappresentano infinite altre».

La Casa della Carità si conferma così un luogo fondamentale per Lecco: non solo per il servizio di accoglienza dei più bisognosi, ma anche come spazio di formazione, incontro e riflessione per le nuove generazioni.

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